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IATA, per trasporto aereo cargo più collaborazione da Governi

(Teleborsa) – International Air Transport Association (IATA) ha rinnovato le sue richieste riguardo un approccio coordinato tra i Governi per mantenere il flusso di merci nell’air cargo. Ritardi nelle autorizzazioni, misure di quarantena per gli equipaggi e supporto insufficiente a terra continuano a ostacolare il movimento dei voli merci che trasportano forniture mediche essenziali e altre necessità.

“Le compagnie aeree offrono la massima capacità possibile – ha affermato Glyn Hughes, IATA’s Global Head of Air Cargo – e Governi devono intensificare e garantire che le linee di approvvigionamento vitali rimangano aperte ed efficienti e che vi siano infrastrutture e supporto adeguati disponibili in aria e a terra”.

Molti Governi e Organismi di regolamentazione internazionale stanno facilitando la circolazione delle merci aviotrasportate. La Commissione europea (CE) ha pubblicato le linee guida per facilitare le operazioni di trasporto aereo di merci durante l’epidemia di COVID-19. World Customs Organization (WCO) ha implementato una serie di contatti di emergenza per garantire la risposta immediata ai blocchi alle frontiere e International Civil Aviation Organization (ICAO) ha emesso una serie di lettere per sollecitare gli Stati membri a facilitare ulteriormente i flussi di merci aviotrasportate durante questo periodo di crisi.

“Ma ci sono ancora troppi esempi di ritardi nel rilascio dei permessi, una mancanza di esenzioni per gli equipaggi di voli cargo e infrastrutture di terra inadeguate. Per essere efficaci, le merci aviotrasportate devono muoversi in modo efficiente lungo l’intera supply chain (catena di fornitura)”, sostiene ancora Glyn Hughes di IATA.

L’Associazione mondiale delle compagnie aeree invita quindi i Governi a tagliare i documenti per le charter operations; esentare i cargo crew dalle regole di quarantena che si applicano alla popolazione generale; garantire che vi siano personale e strutture adeguati per trattare le merci in modo efficiente; riconoscere reciprocamente gli standard globali concordati (certificati sanitari, licenze, ecc.); garantire la disponibilità di aeroporti alternati anche se i voli passeggeri non sono operativi.

“Per garantire il funzionamento sicuro dei voli cargo – sottolinea infine Glyn Hughes – le compagnie aeree hanno bisogno di accedere ad aeroporti alternati lungo tutte le rotte. Questi alternate airports sono i luoghi in cui gli aeromobili possono atterrare in caso di emergenza durante il volo. A causa del forte calo dei voli passeggeri, alcuni aeroporti che svolgono la funzione di scalo alternato nel caso di situazioni critiche sono chiusi o non sempre disponibili. È necessario quindi uno sforzo coordinato da parte dei Governi per mantenere operativi gli alternate airports. In caso contrario, il global air cargo network non può operare e le spedizioni vitali sono a rischio“.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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