(Teleborsa) – La Cina quantifica l’impatto economico del coronavirus, epidemia nota come Covid-19, che ha messo in ginocchio l’intero Paese, costretto ad adottare misure drastiche di contenimento.
Il PIL del Dragone, per la prima volta nella storia recente di Pechino, ha subito una contrazione del 6,8% nel primo trimestre dell’anno, rispetto all’anno precedente, dovuta al virus che ha paralizzato tutte le attività economiche. Il dato risulta comunque migliore delle attese degli analisti che si aspettavano una caduta dell’8,3%. Su base mensile, l’economia cinese ha registrato una battuta d’arresto di quasi il 10% (9,8%).
Nei tre mesi precedenti il Prodotto Interno Lordo aveva riportato un aumento del 6% su base annua e dell’1,5% su base trimestrale.
La Cina ha fatto i conti anche con altre statistiche importanti, come la produzione industriale scesa dell’8,4%, le vendite al dettaglio calate del 19% e la disoccupazione. In questo si tratta di un dato positivo, poiché il tasso dei senza lavoro è sceso dal 6,2% di febbraio al 5,9% di marzo.