(Teleborsa) – A seguito del collasso del ponte sul fiume Magra di questa mattina fortunatamente senza gravi conseguenze per l’autista di uno dei due furgoni che lo stavano attraversando (l’altro conducente è rimasto illeso), Anas ha avviato immediatamente una Commissione di indagine per accertare la dinamica e le cause del crollo del manufatto lungo la ex Strada Provinciale 70 ora Strada Statale 330, tra i Comuni di Aulla e La Spezia. L’emergenza coronavirus ha indirettamente evitato una possibile tragedia, trattandosi di una delle strade normalmente più trafficate del territorio della Lunigiana.
Inchiesta subito disposta anche dal MIT. La Ministra Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, ha infatti istituito presso il Ministero una Commissione di tre “esperti” per fare chiarezza sull’accaduto e accertare le responsabilità, presieduta da Fabio Croccolo, Direttore Ansfisa (Agenzia nazionale per sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali) affiancato dagli ingegneri Walter Salvatore e Sergio Lagomarsino.
Intanto, l’impresa industriale ANAS (già Azienda Nazionale Autonoma Strade), che dal 2018 è entrata a far parte del Gruppo Ferrovie dello Stato, attraverso una nota ha fatto sapere che “allo stato non è possibile ipotizzare le cause del crollo improvviso dell’intera struttura e che sono in corso di verifica, di concerto con gli Enti locali, percorsi di viabilità alternativa da attivare nell’immediato”. ANAS ha precisato anche che a partire dal 2019 “il ponte è stato oggetto di sopralluoghi e verifiche periodiche, anche rispetto a segnalazioni degli Enti locali, che non hanno evidenziato criticità“.
Il cosiddetto viadotto Albiano oggetto del crollo era infatti da tempo sotto l’attenzione sia da parte delle autorità locali che dell’ANAS, a seguito di una serie di lettere, in tutto 5, inviate appunto all’ANAS di Firenze dal Sindaco di Aulla, Roberto Valettini. La prima è del 16 agosto 2018, due giorni dopo il disastro del ponte Morandi di Genova, con la quale il primo cittadino del Comune della Provincia di Massa Carrara richiedeva in generale una verifica strutturale di ponti e viadotti sulle strade statali, “visto il tragico evento del 14 agosto”.
La seconda lettera di Valettini è di un anno dopo, il 30 luglio 2019, per sollecitare interventi “per la soluzione delle gravi emergenze a ben conosciute”. Ne segue una terza, dell’8 agosto: “Facciamo seguito a colloqui verbali – si legge – di circa una quindicina di giorni fa e in ultimissimo quello di stamani dell’Assessore Marco Mariotti nel corso del quale venivamo rassicurati circa la tenuta del tratto Aulla-bivio ponte Albiano, nonché del ponte stesso, “per invitarvi a un ulteriore sopralluogo e verifica più approfondita atteso che il ponte è abnormemente sollecitato dal transito forzato dei mezzi anche pesanti per la ripetuta chiusura della strada cosiddetta
della Ripa”.
La quarta lettera è del 4 novembre, appena poco più di cinque mesi fa, inviata anche a Provincia, Comando Vigili del Fuoco e Genio civile di Massa Carrara e all’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale: “Faccio seguito alla telefonata di ieri dell’Assessore ingegner Mariotti – scriveva ancora il Sindaco di Aulla – per significare che vi è una grossa preoccupazione per lo stato del ponte. Il pronto intervento “del personale Anas per il quale si ringrazia, ha significato che non vi sono criticità così come già scritto nella Vostra del 12 agosto u.s (lettera di risposta da ANAS). Dal momento che però gli eventi meteorici sono sempre più frequenti e di notevole portata e che quindi lo stato di preoccupazione è elevato significhiamo a codesti enti la necessità di avere riscontri approfonditi sullo stato del ponte medesimo così da poter ricevere e fornire dati ed elementi di assoluta tranquillità alla popolazione”.
L’ultima lettera è dell’8 novembre: “Si ringrazia – scrive il Sindaco – per la pronta risposta con la Vostra la quale peraltro fa riferimento a pregressa Mia del 8-8-2019. Nulla si dice, invece a riguardo della Mia richiesta di riscontri più approfonditi sul viadotto di Albiano Magra, lettera del 4 novembre 2019″.
La costruzione del ponte, costituito da una serie di cinque arcate in calcestruzzo di lunghezza complessiva di 258 metri, risale all’anno 1908. Fu ricostruito nel secondo dopo guerra. L’opera, unitamente a tutta l’arteria, è entrata in gestione ANAS a novembre del 2018, a seguito dell’emanazione del DPCM 20 febbraio 2018, recante una revisione complessiva della rete stradale di interesse nazionale e della rete stradale di interesse regionale, in particolare quella toscana. L’infrastruttura era, fino a tale data, gestita dalla Provincia di Massa e Carrara.