(Teleborsa) – La pandemia Covid-19 ha “spinto il mondo in recessione. Il 2020 sarà peggio della crisi finanziaria globale“, ma quanto visto in Cina “è incoraggiante” e dimostra la bontà delle misure di contenimento nel “controllare l’epidemia e spianare la strada” verso la ripresa, pur non eliminando l’incertezza sul futuro, con il virus sempre in agguato.
È quanto si legge nel blog dell’FMI in un post a firma di John Bluedorn, Gita Gopinath e Damiano Sandri in cui gli analisti tracciano una prima visione dell’impatto della crisi dovuta al coronavirus.
Il giudizio è netto: il mondo “è in recessione”, in una crisi peggiore rispetto a quella finanziaria del recente passato, e il danno economico si sta allargando a macchia d’olio.
Nel post vengono proposti 5 grafici che mostrano alcuni aspetti di questo particolare momento: uno è dedicato all’Italia, “primo paese in Europa ad essere gravemente colpito” dove “il governo ha imposto un blocco nazionale il 9 marzo per contenere la diffusione del virus”.
“Di conseguenza, la presenza in luoghi pubblici e l’uso di elettricità sono diminuiti drasticamente, specialmente nelle regioni settentrionali dove i tassi di infezione sono stati considerevolmente più alti”, si legge nel blog.
Gli economisti sottolineano poi che “le conseguenze economiche della pandemia stanno già colpendo gli Stati Uniti con una velocità e una gravità senza precedenti. Nelle ultime due settimane di marzo quasi 10 milioni di persone hanno presentato domanda di sussidio di disoccupazione. Un aumento così brusco e sbalorditivo non è mai stato visto prima, nemmeno al culmine della crisi finanziaria globale nel 2009″.
Anche nei mercati emergenti si registrano “forti rallentamenti della produzione manifatturiera in molti paesi, riflettendo i cali della domanda esterna e le crescenti aspettative di un calo della domanda interna”.
La ripresa della Cina sembra però incoraggiante. Da un lato, il primo Paese a registrare casi di Covid-19, segnala una ripresa che “sebbene limitata” suggerisce “che le misure di contenimento possono riuscire a controllare l’epidemia e spianare la strada a una ripresa dell’attività economica.
Rimane però “un’enorme incertezza sul futuro“, perché, ricordano le tre firme, “non è possibile escludere una rinascita della sua diffusione in Cina e in altri paesi”.
“Per superare questa pandemia, abbiamo bisogno di uno sforzo globale e coordinato di politica sanitaria ed economica“, conclude il post in cui si conferma l’attenzione dell’FMI nel “garantire che sia disponibile un rapido sostegno ai paesi colpiti attraverso finanziamenti di emergenza, consulenza politica e assistenza tecnica”.