(Teleborsa) – Sull’ipotesi di hackeraggio sollevata dal presidente Tridico in merito alle enormi difficoltà incontrate dal sito Inps ieri nel ricevere le domande per il bonus da 600 euro per autonomi e partite IVA sta indagando la polizia postale ed è tutta da dimostrare.
Sono le parole di Guglielmo Loy, presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza Inps, intervenuto ai microfoni di Radio 24 questa mattina: “Conoscendo l’attività dell’Istituto direi che c’è un problema in origine. L’istituto è stato nel tempo caricato e sovraccarico di funzioni“. In particolare Guglielmo Loy guarda al legislatore: “non può pensare di risolvere tutte le questioni di assistenza dello stato sociale individuando un unico soggetto che sviluppa relazioni con milioni di persone e con l’emergenza la cosa è esplosa“.
Loy utilizza una metafora per spiegare la situazione: “Il calcolo di queste settimane è che circa 10 milioni di persone si relazioneranno con l’Istituto. Il che vuol dire che una macchina che va a 120 km/h viene spinta a 160 km/h, ma il motore è sempre quello. E nel tempo la progressiva riduzione degli investimenti è rimasta, il personale è molto calato: se hai una macchina di media cilindrata che deve fare 2mila km al giorno, il motore va in tilt“.
Per il presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, però anche l’istituto ha le sue colpe. L’Inps “ha la responsabilità di non aver allertato sufficientemente il legislatore, delle problematiche a cui si andava incontro. Mettere il petto in fuori e dire faremo tutto senza responsabilizzare chi ti affida questa funzione è stato un errore”. E sul sito internet: “è in gestione diretta però con un forte supporto di fornitori esterni, cioè grandi aziende che supportano l’attività informatica dell’istituto”, con un costo generale dell’infrastruttura informatiche che si aggira tra i 400 e i 430 milioni l’anno.