(Teleborsa) – Assicurato in ogni caso con l’intervento di altri armatori il traffico di prodotti alimentari e farmaceutici con Sardegna, Sicilia e isole minori, tra cui le Tremiti, nonostante il blocco dei traghetti gestiti dalla Compagnia Italiana Navigazione. Fermo immediato annunciato dalla società del’armatore Vincenzo Onorato a seguito del sequestro dei conti correnti CIN, di cui fa parte la Tirrenia privatizzata, da parte de tre Commissari di Tirrenia in Amministrazione Straordinaria che ha provocato all’istante allarme e stupore.
Vincenzo Onorato (proprietario già di Moby) il 7 luglio 2015 ha acquistato il 100% del capitale della Tirrenia CIN (privatizzata), liquidando gli altri soci e diventando così unico proprietario della storica società di navigazione il cui inizio di “privatizzazione” era stato avviato nel novembre 2008 dal Governo Berlusconi.
Rapido l’intervento di Ministero Infrastrutture e Trasporti e dicastero per lo Sviluppo Economico per garantire la continuità dei collegamenti soprattutto in questa fase di emergenza coronavirus. Attraverso una nota, MIT e MISE precisano innanzi tutto che l’intervento sui conti correnti CIN “è stato assunto dall’Organo commissariale in autonomia e indipendenza di giudizio, sulla scorta di un parere favorevole reso da parte del Comitato di Sorveglianza” e che al più presto “convocheranno urgentemente il collegio commissariale e Tirrenia-CIN” perché vengano “adeguatamente contemperati e se possibile tutelati tutti gli interessi”. Il Comitato di Sorveglianza, ricorda la nota, è l’Organo che “tutela le ragioni e la posizione del ceto creditorio”.
Il Ministero Infrastrutture e Trasporti precisa anche che attraverso l’operatività di altri armatori non ci saranno problemi di trasferimento delle merci, in particolare appunto alimentari e farmaceutiche, e di trasferimenti da e verso Sicilia, Sardegna e isole minori e che, in caso di particolari necessità o imprevisti, si attuerà un piano straordinario per tutti i collegamenti”.
A seguito della presa di posizione CIN per l’intervento sui conti correnti della società, i Commissari di Tirrenia in Amministrazione Straordinaria, Stefano Ambrosini, Beniamino Caravita di Torisso e Gerardo Longobardi, “contestano recisamente il contenuto delle strumentali dichiarazioni rilasciate dal Gruppo Moby” che fa capo all’armatore napoletano Onorato. Lo si legge in una nota degli stessi Commissari in cui si puntualizza che “l’esecuzione del sequestro, in ottemperanza al provvedimento del Tribunale di Roma del 4 marzo
scorso, è per legge un atto dovuto”.
La proposta cui fa riferimento CIN è – aggiungono i Commissari – è giunta a distanza di ben venti giorni dal provvedimento di sequestro e non prevede né l’ammontare del pagamento offerto, né l’indicazione delle relative tempistiche, né tanto meno alcuna forma di garanzia, dovendosi pertanto tale proposta considerare irricevibile. In tale contesto, il tentativo di CIN di strumentalizzare a proprio favore il drammatico frangente in cui si trovano l’Italia e il mondo intero si commenta davvero da sé.
Severo e di grande preoccupazione il commento di Antonio Fentini, Sindaco del piccolo arcipelago delle Isole Tremiti, nel basso Adriatico. “Se bloccano la nave Tirrenia qui si ferma la vita – ha dichiarato – poiché la società di navigazione, tra l’altro, è l’unica a occuparsi del trasporto di beni di prima necessità, tra cui anche il carburante per la centrale elettrica e i container carichi di rifiuti”.
“La nostra è una piccola isola – aggiunge il Sindaco – e sospendere il traghetto significa creare dei disservizi enormi alla popolazione composta da poco meno di 300 anime. La nave Tirrenia è la sola ad effettuare, in questo periodo dell’anno, corse verso e da le Isole Tremiti. Allo stato attuale l’unico mezzo utile per poter raggiungere l’Arcipelago a largo della costa garganica è l’elicottero. “Ma un elicottero può trasportare al massimo 50 chili di pane. Costi a parte”.
Mentre Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti della Camera, annuncia un’interrogazione parlamentare sulla vicenda, il Segretario nazionale di Filt Cgil Natale Colombo giudica l’azione dei tre Commissari “assolutamente irresponsabile, in quanto in una fase così delicata per il Paese sono incalcolabili le ricadute che questo gesto può avere sulla salute delle persone, sull’ordine pubblico sull’occupazione. Serve un intervento immediato del Governo” –
(Foto: enrico Massidda)