(Teleborsa) – Anche pesca e acquacoltura sono stati colpiti dal Coronavirus per questo servono misure a sostegno immediate e adeguate da parte dell’Europa. È quanto chiesto oggi dalla ministra Teresa Bellanova in una lettera al commissario Ambiente, oceani e pesca, Virginijus Sinkevicius, per un settore “quasi completamente fermo” e un crollo delle vendite di oltre il 50%”. La priorità è quella di garantire liquidità alle imprese per mettere in sicurezza la loro sopravvivenza e l’occupazione, sottoline la ministra.
Per Bellanova le misure proposte finora sono insufficienti: “bisogna lavorare, di concerto e con unanime volontà, su soluzioni capaci di rispondere ai problemi: attivare i fondi di mutualizzazione con una soglia di intervento più coerente con la crisi del settore; estendere l’arresto temporaneo, incrementando gli aiuti; estendere gli aiuti allo stoccaggio all’acquacoltura e intervenire con misura a favore della commercializzazione”. Urgente per la ministra anche una modifica ad hoc dei Programmi operativi del Fondo europeo per la Pesca.
Infine, un riferimento all’imminente campagna del tonno rosso: “parte economicamente importante della pesca europea”. Non sappiamo, chiarisce Bellanova, “cosa avverrà nelle prossime settimane ma sarà importantissimo poter dare flessibilità alla campagna di pesca, anche prevedendo slittamenti e adeguamenti di date e di scadenze”.
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