(Teleborsa) – Negli aeroporti italiani, dove nel 2019 sono transitati 193 milioni di passeggeri, potrebbe esserci un calo di due terzi del movimento che corrisponde a una perdita di 130 milioni di passeggeri da marzo a ottobre 2020.
E’ quanto si evince da un’intervista rilasciata da vicepresidente di Assaeroporti, Fulvio Cavalleri. Con il graduale ritorno alla normalità, superata l’emergenza sanitaria, è prevista una ripresa lenta, dovuta a motivazioni di ordine economico e sociale.
Cavalleri ha preannunciato che Assaeroporti formulerà una serie di richieste da inserire nel decreto della presidenza del consiglio di aprile. Tra queste, il ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali; l’alimentazione del Fondo del traffico aereo; la sospensione del pagamento dei canoni concessori e la soppressione dell’Ires; l’eliminazione di tasse che non riguardano il trasporto aereo come l’addizionale comunale; e il differimento di modifiche non necessarie al quadro regolatorio per consentire agli aeroporti di risparmiare fieno in cascina e resistere fino a quando ci sarà questa ripresa.