(Teleborsa) – Si complica il quadro delle previsioni per l’agricoltura in Lombardia, data l’incertezza che regna sulla durata della drammatica situazione attuale. Il settore florovivaistico risulterebbe duramente provato: sono centinaia di migliaia i prodotti invenduti.
Il calo del fatturato per questo mese stimato dalle organizzazioni del settore sfiora il 90% e se si considera che la metà del fatturato annuo scaturisce dalle vendite di marzo, aprile e maggio, si può intuire la gravità della situazione.
Il settore agrituristico registra il fermo dell’attività come tutte le attività turistiche. Lo stesso vale per le fattorie didattiche, i maneggi e gli allevamenti di cani. Meno colpiti sarebbero i produttori di alimenti (latte, carni, uova, cereali, formaggi, ma anche ortaggi, frutta e vino) sebbene i prezzi, in particolare del latte alla stalla, abbiano già subito una pesante flessione per via del rallentamento generale delle attività commerciali e del blocco di ospitalità e ristorazione. Un arresto anche per le carni suine e bovine, con problemi logistici a livello di macelli, mentre gli avicoli (carne e uova) sembrano essere in minor difficoltà, pur soffrendo per la tensione generale.
(Foto: Joao Marcelo on Unsplash)