(Teleborsa) – “Nessuno Stato membro può gestire questa crisi da solo ed in questa crisi è solo aiutandoci gli uni con gli altri che possiamo aiutare noi stessi”.
È quanto dichiarato dalla Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen alla plenaria del Parlamento europeo. “In pochissimo tempo il virus si è trasformato in pandemia che uccide, da un giorno all’altro il nostro modo di vita è cambiato, e siamo passati dalla routine quotidiana alla lotta per la nostra vita”, ha aggiunto la Presidente esprimendo la sua vicinanza alle vittime e ai loro familiari e rendendo omaggio ai medici e infermieri.
Von der Leyen ha poi chiarito la posizione della Commissione sullo stop alle esportazioni da paesi interno al mercato unico, definendo il blocco unilaterale “senza senso. Ecco perché la commissione è intervenuta quando alcuni paesi hanno bloccato l’esportazione di attrezzature verso l’Italia“, ha spiegato la Presidente.
“Abbiamo approvato orientamenti per provvedimenti alle frontiere per proteggere la salute pubblica ma serve mantenere merci e servizi disponibili e abbiamo creato corridoi prioritari per il trasporto di merci“, ha aggiunto.
“Abbiamo lanciato l‘iniziativa di investimento di risposta al Coronavirus per aiutare a dirigere 37 miliardi di euro per mitigare l’impatto della crisi, per salvare vite umane, posti di lavoro e aziende. Questo – ha proseguito – è il motivo per cui abbiamo adottato le norme temporanee più flessibili sugli aiuti di Stato di sempre, per consentire agli Stati membri di offrire un’ancora di salvezza alle imprese. I primi casi sono stati approvati a tempo di record, nel giro di poche ore”.
“È per questo che, per la prima volta nella nostra storia – ha puntualizzato – abbiamo attivato la clausola generale di sospensione del Patto di stabilità e crescita. Ciò significa che gli Stati membri possono utilizzare tutta la potenza di fuoco di cui dispongono per sostenere coloro che sono al lavoro o senza lavoro, per sostenere le imprese grandi e piccole e per sostenere le persone in periodi difficili, chiunque si trovino, ovunque si trovino”.
“L’amore e l’empatia sono più forti del virus. La compassione e la gentilezza sono scintille della speranza in tutta Europa. La storia sta guardando a noi adesso, insieme facciamo la cosa giusta con un unico grande cuore e non con 27 piccoli cuori. Viva l’Europa”, ha concluso.