(Teleborsa) – Come per altri settori, effetto coronavirus “devastante” per l’intero comparto aereo che sta pagando un prezzo altissimo. E, proprio in scia al crollo del traffico per l’emergenza (oltre l’80% nell’ultima settimana), da lunedì 23 marzo 2020 e fino al prossimo dicembre scatterà la CIGS a rotazione per circa 3000 dipendenti di Aeroporti di Roma.
Alla base della scelta, la drastica e improvvisa riduzione del volume di attività conseguente all’emergenza sanitaria innescata dalla pandemia che ha portato nell’arco di poche settimane ad una repentina riduzione del numero dei voli, unitamente al crollo dei coefficienti di riempimento degli aeromobili, sfociati – in parallelo all’escalation di casi e misure restrittive – negli interventi di parziale chiusura di Fiumicino e Ciampino.
Sono i numeri a scattare la preoccupante fotografia: dal 20 febbraio, giorno in cui si sono registrati i primi casi di epidemia nel nostro Paese al 12 marzo l’andamento del traffico è stato spiccatamente negativo facendo segnare per Roma Fiumicino una riduzione di oltre un milione di passeggeri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e un calo di circa 4.100 voli.
Purtroppo, stesso trend di andamento del traffico sullo scalo di Roma Ciampino che con un operativo circoscritto ai due soli vettori Ryanair e Wizz Air e un’offerta di collegamenti prevalentemente internazionali ha segnato un’esponenziale riduzione dei volumi dei passeggeri nei giorni dal 6 al 12 marzo.
Cifre alla mano, nell’ultima settimana al 15 marzo il traffico passeggeri negli Aeroporti di Roma è sceso di oltre l’80% rispetto alla medesima settimana dell’anno precedente.