(Teleborsa) – Le pubbliche amministrazioni “devono garantire il lavoro agile e il servizio in presenza soltanto per attività indifferibili.” Lo chiede il sindacato della scuola, Anief. “Ai dipendenti pubblici, 100 euro per ogni giorno di servizio in sede a marzo, alle scuole 43,5 milioni per la pulizia straordinaria, 85 milioni per acquisto piattaforme didattica a distanza, 9,3 milioni per assunzione mille assistenti tecnici al 30 giugno nell’ex primo ciclo di istruzione, risorse per conferma contratti a supplenti brevi”.
“Bene, ora, i dirigenti scolastici, dopo aver individuato quali siano queste attività indifferibili, devono organizzare il lavoro agile per tutto il personale amministrativo ed esonerare dal servizio in presenza quello non necessario” – commenta Marcello Pacifico presidente nazionale Anief -. “Il periodo di esenzione dal servizio costituisce servizio prestato dopo aver utilizzato gli strumenti delle ferie pregresse, del congedo, della banca ore, della rotazione e di altri analoghi istituti, nel rispetto della contrattazione collettiva. Come sindacato invitiamo a prendere provvedimenti immediati e ci attiveremo per vigilare sul rispetto della norma. Superata l’emergenza, gli assistenti tecnici devono essere inseriti a regime nella dotazione organica di ogni istituto comprensivo, come abbiamo sempre chiesto”.