(Teleborsa) – Potrebbe slittare a domani pomeriggio, sabato 14 marzo, o al massimo a domenica, il Consiglio dei Ministri chiamato a varare il dl coronavirus con le misure economiche e previdenziali – allo stato attuale ancora una bozza, come precisano fonti parlamentari – per fronteggiare l’emergenza.
La riunione non è stata ancora ufficialmente convocata ma avanza l’ipotesi slittamento. In ogni caso visto che ci sono scadenze fiscali fissate per lunedì 16 marzo da rinviare – a partire da quelle per l’Iva – il varo arriverà entro quel termine. L’esecutivo aveva già deciso di prendere tutto il tempo necessario per scrivere il provvedimento, spiega una fonte di Governo visto che si tratta di un provvedimento che si preannuncia complesso sia nei contenuti che nella forma.
Allo studio, infatti, quella che è già stata ribattezzata “manovra salva-Italia”. Tra le misure contenute nella bozza del Decreto che prevede interventi per oltre 12 miliardi, l’equiparazione della quarantena alla malattia; la possibilità per la Protezione civile di requisire alberghi; più mascherine e risorse per la sanità; cassa integrazione per tutti; ammortizzatori sociali a sostegno delle Partite Iva; e cassa integrazione anche per le piccole imprese. Allo studio anche la sospensione di accertamenti, cartelle esattoriali, versamenti Irpef e contributivi.