(Teleborsa) – Anche l’OPEC certifica il forte impatto dell’emergenza Coronavirus sui fondamentali dell’economia mondiale. Nel suo rapporto mensile sul mercato del petrolio, per il 2020 il cartello dei produttori di petrolio stima una crescita della domanda sostanzialmente piatta di 0,06 milioni b/g rispetto alla precedente previsione di 0,98 milioni b/g. Giù anche la prospettiva di crescita del PIL mondiale che scende dal 3% al 2,6%.
Su entrambe le previsioni pesano la frenata della Cina, che vede tagliata di un punto percentuale la sua stima di crescita annuale che scende al 5%, e quella dell’Eurozona, dimezzata (da 1,2% a 0,6%) a causa della “drastica” evoluzione della crisi sanitaria in Italia. Il calo dei consumi di carburante per gli aerei a causa delle limitazioni del trasporto aereo successivo all’esplosione dell’epidemia di Coronavirus ha indebolito soprattutto il mercato dei prodotti petroliferi del bacino atlantico.
Anche L’Opec, come l’AIE, ha rivisto al ribasso la crescita della produzione di greggio Non-OPEC per il 2020 che passa a 1,76 b/g, in linea con il minor contributo dei paesi OPEC, la cui produzione dovrebbe scendere di 1,7 milioni a 28,2 milioni b/g. È rivisto al rialzo l’output di Russia, Tailandia, Indonesia e Oman, al ribasso quello degli Stati Uniti.
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