(Teleborsa) – “Rispetto allo scenario programmatico della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019”, le misure adottate per fronteggiare l’emergenza Coronavirus “determineranno un peggioramento dell’obiettivo di indebitamento netto previsto per l’esercizio in corso dell’ordine di circa 6,35 miliardi di euro, corrispondenti a circa 0,3 punti percentuali di PIL”. E’ quanto si legge nella nota di Palazzo Chigi che ha approvato la ‘Relazione al Parlamento’ ai fini dell’autorizzazione dell’aggiornamento del piano di rientro verso l’Obiettivo di medio termine (OMT) rispetto a quello già autorizzato con la Relazione al Parlamento 2019.
“Il Governo, sentita la Commissione europea e in considerazione della temporaneità della deviazione dal sentiero di aggiustamento, si impegna, nelle more dell’aggiornamento delle valutazioni che sarà condotto in sede di presentazione del Documento di Economia e Finanza (DEF) 2020, a riprendere il percorso di convergenza verso l’Obiettivo di medio termine, con una riduzione del deficit nominale a -1,8% del PIL nel 2021 e al -1,4% nel 2022, tenuto anche conto del risultato 2019″ all’1,6% con “una significativa diminuzione rispetto alla previsione del 2,2% indicata nelle ultime stime ufficiali diffuse”.
Poche ore fa, il Premier in conferenza stampa, al termine del CdM, ha annunciato “uno stanziamento da 7,5 miliardi di euro per famiglie e imprese”, che comporta con una richiesta all‘Unione europea di uno scostamento del deficit da 6,3 miliardi.