(Teleborsa) – I docenti di ruolo saranno bloccati per 3 anni sul posto prescelto. La denuncia arriva dal sindacato della scuola Anief, il quale ricorda per che per prima volta gli insegnanti che hanno ottenuto una cattedra con titolarità nella precedente mobilità non potranno presentare domanda di trasferimento o passaggio di ruolo.
E’ tutta colpa del contratto nazionale sulla mobilità, voluto dai sindacati maggiori, che prevede l’impedimento triennale in tutti i casi in cui si è giunti in una scuola attraverso il codice puntuale della istituzione scolastica prescelta oppure in una scuola del comune di titolarità anche con l’espressione del codice sintetico.
Una disposizione che contrasta con una prassi consolidata, in base alla quale un docente di ruolo, dopo l’anno di prova, aveva possibilità di spostarsi su una cattedra libera presentando domanda e mettendosi in “concorrenza” con altri eventuali candidati per occupare il posto vacante. Da quest’anno non sarà più così: con l’ultimo contratto nazionale sulla mobilità, sottoscritto nel 2019 dai sindacati maggiori, per ridurre la mole di domande presentate dal personale docente è stato introdotto un vincolo discutibilissimo che lega addirittura per un triennio il docente trasferito all’eventuale trasferimento su sede scolastica ottenuto l’anno precedente.
“La disposizione voluta e ottenuta dal ministero nasce per via dell’alto numero di docenti che ogni anno chiedono di cambiare. Però, invece di chiedersi il motivo dell’eccesso di domande, l’amministrazione ha pensato bene di risolvere il problema impedendo le richieste a decine di migliaia di docenti”, denuncia il Presidente del sindacato Marcello Pacifico, aggiungendo “ci si accanisce con chi lo scorso anno ha inserito un codice univoco anziché generico. Ma stiamo scherzando? La vita di una persona può essere sottomessa a codici e lettere? Già accaduto con l’algoritmo della Buona Scuola. Noi non possiamo accettarlo e lo faremo presente a gran voce appena saremo convocati a Viale Trastevere”.