(Teleborsa) – Nel primo mese dell’anno calano gli incidenti sul lavoro. Le denunce di infortunio presentate all’Inail sono infatti state 46.483 (-3% rispetto a un anno prima quando erano state 47.908), ma i casi mortali (52) sono aumentati del 18,2% (44 a gennaio 2019). Sono risultate invece in diminuzione le patologie di origine professionale, che sono state 4.634 in calo del 5,6%. Lo comunica l’Istituto in una nota nel sottolineare che il confronto “richiede cautele, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale, soggetti all’effetto distorsivo di punte occasionali e dei tempi di trattazione delle pratiche”.
Il confronto su un singolo mese “potrebbe rivelarsi poco attendibile rispetto al trend che si delineerà nei prossimi mesi – spiega l’istituto – per un’analisi più indicativa dell’andamento infortunistico sarà necessario attendere un lasso di tempo maggiore pari ad almeno un trimestre”.
I dati evidenziano un calo sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 41.475 a 40.712 (-1,8%) che di quelli in itinere, cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un calo pari al 10,3% da 6.433 a 5.771.
Più nel dettaglio, il numero degli infortuni è diminuito del 4,2% nella gestione industria e servizi (da 36.534 a 34.995) e del 2,6% in agricoltura (da 2.192 a 2.135), mentre nel Conto Stato si registra un aumento dell’1,9% (da 9.182 a 9.353).
L’analisi territoriale evidenzia un calo in tutte le aree del Paese: -2,4% nel Nord-Ovest, -3,8% nel Nord-Est, -4% nel Centro, -0,3% nel Sud e -4,2% nelle Isole. Tra le regioni con i maggiori decrementi percentuali Molise, Sardegna e Valle d’Aosta, mentre gli incrementi sono circoscritti a poche regioni, prime tra tutte Puglia, Campania e Friuli Venezia Giulia. La diminuzione interessa solo i lavoratori italiani (-4%), mentre quelli comunitari ed extracomunitari presentano incrementi pari rispettivamente all’8% e 1%.