(Teleborsa) – ha firmato oggi una serie di accordi con il governo egiziano, con le società Egyptian General Petroleum Corporation (EGPC) e Egyptian Natural Gas Holding Company (EGAS) e con la spagnola Naturgy per chiudere le vertenze che avevano tenuto bloccato sinora l’impianto di liquefazione di gas naturale di Damietta in Egitto.
L’accordo, che apre la strada al riavvio dell’impianto entro giugno 2020, consentirà di riavviare l’operatività della struttura di proprietà della società SEGAS, partecipata al 40% da Eni attraverso Union Fenosa Gas (50% Eni e 50% Naturgy). L’impianto ha una capacità di 7,56 miliardi di metri cubi all’anno ma è fermo dal novembre del 2012.
Anche grazie alla rapida messa in produzione delle nuove scoperte di gas naturale di Eni, soprattutto dai campi di Zohr e Nooros, l’Egitto ha riacquistato la piena capacità di soddisfare la domanda interna di gas e può destinare la produzione eccedente all’esportazione attraverso gli impianti di GNL.
L’ACCORDO – Gli accordi prevedono la risoluzione amichevole delle dispute pendenti di Union Fenosa Gas e SEGAS con EGAS e la Repubblica egiziana e la successiva ristrutturazione societaria della stessa Union Fenosa Gas, i cui asset saranno ripartiti fra i soci Eni e Naturgy. In particolare la partecipazione di Union Fenosa Gas nell’impianto di Damietta (80%) sarà trasferita per il 50% ad Eni e per il 30% ad EGAS. Il risultante shareholding di SEGAS sarà quindi Eni 50%, EGAS 40% e EGPC 10%. Eni inoltre subentrerà nel contratto di acquisto del gas naturale destinato all’impianto e riceverà diritti di liquefazione corrispondenti, aumentando così i volumi di GNL in portafoglio di 3,78 miliardi di metri cubi all’anno. L’efficacia degli accordi è subordinata al verificarsi di alcune condizioni sospensive.
Per quanto riguarda le attività di Union Fenosa Gas fuori dall’Egitto, Eni subentrerà nelle attività di commercializzazione di gas naturale in Spagna, rafforzando la sua presenza nel mercato europeo del gas.
L’operazione consente di rafforzare la presenza di Eni nell’Est Mediterraneo e in Egitto e di rafforzare gli obiettivi strategici di Eni in termini di crescita del portafoglio GNL.