(Teleborsa) – La Commissione europea non ha ricevuto nessuna segnalazione da parte degli Stati membri sulla possibilità di sospendere Schengen e non risultano blocchi alle frontiere di merci italiane legati alla diffusione dell’epidemia di coronavirus. Lo fanno sapere fonti dell’Esecutivo Ue, sottolineando che la Commissione “lavora su tutti i fronti per contenere” l’epidemia e ribadisce “l’assoluta solidarietà all’Italia e tutti gli Stati membri”.
“Attualmente – sottolinea l’Esecutivo Ue – nessuno Stato membro ha segnalato l’intenzione di introdurre controlli alle frontiere interne. Gli Stati membri e i paesi associati a Schengen continuano ad applicare il normale regime per i controlli alle frontiere esterne, con controlli rafforzati per coloro che viaggiano dalle zone colpite”. Inoltre, “non sono state notificate notizie di blocchi ai prodotti o richieste di particolari certificati sugli imballaggi” provenienti dall’Italia verso altri paesi europei. “I virus – proseguono le fonti europee – non si fermano alle frontiere, per questo motivo la decisione eventuale di chiudere le frontiere non sarebbe appropriata“.
La UE ha ricordato che oggi ci sono sei paesi che stanno derogando alle regole di Schengen, ma si tratta di decisioni legate “alla sicurezza e ai flussi migratori e sono blocchi temporanei”.
Bruxelles ha poi sottolineato che ieri Stella Kyriakides, Commissaria per la salute e la sicurezza alimentare, “ha espresso un forte sostegno agli sforzi italiani e ha sottolineato che i risultati della missione del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e dell’Oms sono importanti per affrontare meglio la situazione”. Da parte dell’Ecdc si ribadisce che “le misure adottate dalle autorità italiane sono state importanti per evitare un’ulteriore diffusione”.
L’agenzia aggiornerà la sua valutazione del rischio per riflettere sui risultati della missione. La Commissione fornirà, inoltre, linee guida per i viaggiatori che rientrano dalle aree a rischio o che si recano in esse. Il primo scambio di informazioni sulle misure di frontiera ha avuto luogo ieri tra le autorità degli Stati membri, i diversi servizi della Commissione, il Segretariato generale del Consiglio e l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex). Le Autorità di frontiera e le Autorità sanitarie dovrebbero continuare a coordinarsi da vicino.
(Foto: Lukasz Kobus – © Unione Europea)