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Coronavirus, Borrelli: “Per vittime patologie pregresse, no altri focolai”

(Teleborsa) – 220 contagiati, una persona già guarita e sei vittime legate al coronavirus ma tutte con patologie pregresse. È l’ultimo bilancio della Protezione Civile reso noto in conferenza stampa nel tardo pomeriggio di lunedì 24 febbraio dal commissario straordinario Angelo Borrelli.

Nel dettaglio, la Lombardia è la regione che registra più casi di coronavirus, 172 di cui 5 vittime; 33 in Veneto (una vittima), 18 in Emilia Romagna, 3 nel Lazio (la coppia di cinesi ed il ricercatore già dimesso) e 3 in Piemonte. I positivi con virus sono 222, di cui 101 ricoverati con sintomi, 27 in terapia intensiva e 94 in isolamento domiciliare.

VITTIME CON PATOLOGIE PREGRESSE –Si conferma che tutti i deceduti” positivi al Coronavirus “avevano patologie pregresse“, ha chiarito Borrelli che ha fatto il punto della situazione anche sui focolai, confermando che sono solo due (Veneto e Lombardia) e sono già circoscritti.

NO ALTRI FOCOLAI –Non ci sono altri focolai. Sui legami tra focolai non ci sono ancora conferme“, ha precisato il commissario. “Mi auguro non diventi pandemia. Credo che i valori in Italia siano contenuti in numeri ragionevoli e tali da non giustificare il mutamento da epidemia in pandemia”, ha aggiunto.

“Il dato importante è che tutti i nuovi casi registrati sono nelle aree della zona rossa“, ha sottolineato Borrelli che ha chiarito come “non ci siano puntuali difficoltà” nell’approvvigionamento dei tamponi “così come si sta procedendo all’approvvigionamento di materiale sanitario, mascherine e quant’altro”.

NESSUNA NOTZIA SU PAZIENTE ZERO – Ancora nessuna notizia invece sul paziente zero, come ha specificato Borrelli. Secondo quanto appreso dall’ANSA dallo stesso Presidente del Veneto, Luca Zaia, anche le analisi sul presunto paziente zero di Albettone “che secondo quanto dichiarato da lui stesso sarebbe stato a Codogno” sono negative al test del coronavirus.

ALTRI STOP A VIAGGI VERSO ITALIA – Intanto, continuano gli stop ai viaggi verso l’Italia. Gli ultimo arrivano dalla Federazione croato-musulmana, una delle due entità che compongono la Bosnia-Erzegovina (l’altra è la Republika Srpska), che ha sconsigliato alle scuole di organizzare viaggi in Italia a causa dell’epidemia di coronavirus.

Viaggi sconsigliati “nelle aree interessate” dalla diffusione del coronavirus in Italia anche dall’Irlanda. Il sito del ministero degli Esteri ha pubblicato una mappa con le zone a rischio: Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio.

Quanto alle misure precauzionali interne, il governo sta ancora “valutando” eventuali provvedimenti per la partita del Sei Nazioni di rugby Irlanda-Italia in programma a Dublino il 7 marzo: nessuna cancellazione per gli eventi pubblici in vista della festa di San Patrizio il 17 marzo.


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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