Prosegue fino al 2026 il blocco degli scatti per i lavoratori precoci, che nel 2020 possono continuare ad andare in pensione con 41 anni di contributi senza applicare i cinque mesi in più di aspettative di vita.
Come previsto anche per la pensione anticipata piena, è stata però prevista una nuova finestra di decorrenza pari a tre mesi anche per la pensione precoci. Quindi, fra maturazione del diritto e decorrenza pensione devono passare almeno tre mesi.
La domanda per accedere alla pensione si presenta entro il 1° marzo di ogni anno, per cui anche nel 2020 è questa la scadenza da segnare in agenda per chi matura i requisiti entro l’anno. Le domande presentate successivamente e, comunque, entro il 30 novembre dello stesso anno, vengono valutate positivamente solo in presenza della copertura finanziaria.
Pensione anticipata precoci, i requisiti
Nel 2020 i lavoratori precoci accedono alla pensione anticipata con 41 anni di contributi e con una finestra mobile di tre mesi e, salvo ulteriori interventi normativi, il requisito non cambierà fino al 31 dicembre 2026. Questa prestazione, che rispetto alla pensione anticipata ordinaria richiede 10 mesi di contributi in meno alle lavoratrici, e un anno e 10 mesi di contributi in meno ai lavoratori, non può però essere ottenuta da tutti i lavoratori, ma soltanto da coloro che possiedono almeno 12 mesi di contribuzione da effettivo lavoro accreditata prima del compimento del diciannovesimo anno di età. Per questo motivo, è detta pensione anticipata per i lavoratori precoci.
Lavoratori precoci, chi sono
I lavoratori precoci che hanno diritto ad andare in pensione con 41 anni di contributi devono appartenere a una delle seguenti categorie:
- disoccupati involontari che hanno terminato di percepire gli ammortizzatori sociali dal almeno tre mesi. Il rapporto di lavoro deve essere terminato per licenziamento, risoluzione consensuale nell’ambito delle procedure di conciliazione, oppure dimissioni per giusta causa;
- caregiver: assistono da almeno sei mesi il coniuge o un parenti di primo grado conviventi con handicap grave. Se il coniuge o i parenti di primo grado hanno più di 70 anni oppure siano a loro volta affetti da patologia grave, sono compresi anche parenti e affini fino al secondo grado conviventi;
- lavoratori con ridotta capacità lavorativa (almeno al 74%);
- addetti a mansioni gravose da almeno sei anni negli ultimi sette o da almeno sette anni negli ultimi dieci.
Le 15 mansioni gravose sono: addetti alla concia di pelli e pellicce, addetti ai servizi di pulizia, addetti spostamento merci e/o facchini, conducenti di camion o mezzi pesanti in genere, conducenti treni e personale viaggiante in genere, guidatori di gru o macchinari per la perforazione nelle costruzioni, infermieri o ostetriche che operano su turni, maestre/i di asilo nido e scuola dell’infanzia, operai edili o manutentori di edifici, operatori ecologici e tutti coloro che si occupano di separare o raccogliere rifiuti, chi cura, per professione, persone non autosufficienti, lavoratori marittimi, pescatori, operai agricoli, siderurgici.
Domanda pensione anticipata precoci 2020
I lavoratori, per accedere alla pensione anticipata precoci, devono in primo luogo presentare domanda all’Inps per il riconoscimento dei requisiti che danno diritto al trattamento:
- chi matura i requisiti entro il 31 dicembre 2020 deve presentare domanda per il riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio entro il 1° marzo 2020 (domanda tempestiva) o dal 2 marzo al 30 novembre 2020 (domanda tardiva);
- chi matura i requisiti entro il 31 dicembre 2021 deve presentare domanda di certificazione dei requisiti entro il 1° marzo 2021;
Non è prevista una scadenza per questo tipo di pensione agevolata, la cui domanda di certificazione potrà dunque essere presentata entro il 1° marzo di ogni anno; è previsto, però, l’adeguamento dei requisiti alla speranza di vita media a partire dal 2027.