(Teleborsa) – Dal 2017, anno dell’elezione di Donald Trump, in tre anni i soggetti inclusi in black list dagli Usa sono passati da 10mila a 28mila. Un aumento del 180% di persone fisiche, giuridiche ed entità sottoposte a misure restrittive economiche e finanziarie, risultato della guerra commerciale condotta da Trump dall’inizio del suo mandato. È quanto emerge da un’analisi di AWOS – A World of Sanctions, associazione di ricerca sui regimi sanzionatori UE ed extra UE, il rischio geopolitico e l’export controls, che ha elaborato un indicatore di rischio paese globale per la movimentazione delle merci (ARI – AWOS Risk Indicator).
Ampliando lo sguardo oggi, in totale, – secondo AWOS – sono 40mila i soggetti listati dalle autorità internazionali considerando gli 8mila sottoposti a restrizioni dall’Unione Europea e i 4mila dall’ONU. Sulla base dei parametri considerati dall’ARI – il numero di soggetti in black list, i programmi sanzionatori e gli embarghi negli stati di riferimento – i primi cinque paesi a maggior fattore di rischio per l’export sono Iraq, Russia, Iran, Emirati Arabi Uniti e Siria.
Il crescente numero di soggetti sottoposti a restrizioni dalle autorità internazionali e l’evoluzione dei regimi sanzionatori in diversi paesi d’interesse per il commercio internazionale – rileva l’AWOS – impattano sulle strategie di aziende e Stati. Emerge quindi sempre più la necessità di effettuare attente analisi sul rischio geopolitico, verifiche su controparti commerciali e mercati esteri per evitare sanzioni amministrative e penali. Tematiche che l’Associazione presieduta da Zeno Poggi, approfondirà il prossimo 5 marzo a Roma alla Società Geografica Italiana nel convegno “Sanzioni e caos geopolitico: le nuove barriere al commercio internazionale e gli effetti sulle imprese”, presentato oggi presso l’Associazione Stampa Estera. Ad AWOS 2020 interverranno rappresentanti di Commissione europea, ministero Affari Esteri e Cooperazione internazionale, ministero Sviluppo Economico, Banca d’Italia, docenti universitari e imprese. Il focus sarà sull’evoluzione dei regimi sanzionatori verso Iran, Russia, Cuba, Venezuela e Corea del Nord; sulle politiche di compliance nei flussi finanziari; sulla Cina e le trasformazioni dell’economia globale; sui i nuovi modelli delle imprese nelle attività di export controls; e sulla rivoluzione della tecnologia blockchain nelle esportazioni.