(Teleborsa) – ha chiuso l’esercizio 2019 con un utile netto in crescita del 19,5% a 288,4 milioni di euro, incluso il beneficio fiscale derivante dal Patent Box stimato in circa 22 milioni. L’utile netto rettificato per le poste non ricorrenti risulta similmente in forte crescita a 268,8 milioni (+10% sul 2018). Sarà proposto all’assemblea un dividendo di 32 centesimi per azione, in aumento del 5,6% rispetto alla cedola corrisposta nel 2018.
“I risultati 2019 segnano un punto fondamentale nella storia di Fineco, confermando nei numeri e nei fatti la massima sostenibilità e qualità del nostro modello di business”, ha spiegato Alessandro Foti, Ad e Dg di Finecobank, che parla del “miglior risultato di sempre” e di “ottime prospettive” per l’anno in corso.
I ricavi si sono portati a 657,8 milioni, in crescita del 4,7%, trainati dall’area Investing (+9,8%) con management fees in crescita del 11,7%, grazie anche al contributo di Fineco Asset Management, operativa da luglio 2018. Si conferma il contributo positivo dell’area Banking (+1,8%), mentre il Brokerage nel quarto trimestre ha registrato il miglior dato dal secondo trimestre del 2018, grazie alla rivisitazione dell’offerta. Il risultato di gestione cresce del 6,2% a 408,2 milioni.
I Total Financial Assets (TFA) al 31 dicembre 2019 si attestano a 81,4 miliardi, in crescita del 17,4% rispetto a dicembre 2018. Il saldo della raccolta gestita risulta pari a 40,5 miliardi, in rialzo del 21%, il saldo della raccolta amministrata risulta pari a 15,3 miliardi (+11,2%), il saldo della raccolta diretta risulta pari a 25,6 miliardi (+16%) grazie alla continua crescita della base di nuovi clienti e dei depositi “transazionali”.
Il titolo Fineco oggi si conferma fra i migliori in Borsa e conferma un guadagno dell’1,28%.
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