(Teleborsa) – chiude l’esercizio 2019 con un utile di 272,1 milioni di euro (+51%), il risultato migliore nella storia della Banca, che porta il Gruppo avanti nel percorso per centrare i target del piano triennale.
Il risultato ha beneficiato di un contesto favorevole e della significativa crescita della componente ricorrente – utile core a 150 milioni euro (+12,7%) – supportata dalla forte e continua espansione dimensionale – masse per 69 miliardi (+20%) – così come dalle molteplici iniziative nella diversificazione dei prodotti e dei servizi.
L’Amministratore Delegato Gian Maria Mossa, commentando questi numeri, ha affermato che si è chiuso “il miglior anno nella nostra storia”. “Alla luce di questi risultati – ha anticipato – guardiamo con crescente ottimismo al cammino per il nostro piano triennale e alle sfide per il 2020“.
Il margine di intermediazione è aumentato del 29% a 578 milioni, mentre il margine finanziario si è attestato a 88,2 milioni, in crescita del 4,9% con un margine d’interesse a 74 milioni (+23,4%). Le commissioni lorde sono salite del 18,8% a 881 milioni.
I ratio patrimoniali a fine periodo si confermano molto solidi su livelli ampiamente superiori ai requisiti richiesti dalle autorità bancarie: il CET1 ratio si è attestato al 14,6% e il Total Capital ratio (TCR) al 16,1%.
Il CdA ha deliberato di presentare all’Assemblea degli azionisti la proposta di distribuire dividendi cash per 216,2 milioni, pari a 1,85 euro per azione e corrispondenti ad un pay-out del 79%, che risulta così nella parta alta della guidance ribadita in occasione della presentazione del Piano Triennale. Il dividendo verrà corrisposto in due tranche: in acconto per euro 1,55 a partire dal 20 maggio 2020 e a saldo per euro 0,30 a partire dal 20 gennaio 2021.