(Teleborsa) – Credem chiude l’esercizio 2019 con un utile netto consolidato in crescita del 7,8% a 201,3 milioni di euro. Tale valore comprende 30,8 milioni di euro di contributi ai fondi a supporto della gestione delle banche in difficoltà.
A fine 2019 il margine di intermediazione si attesta a 1.204,5 milioni di euro, in crescita del 4,1% rispetto a 1.157,4 milioni di euro nello stesso periodo del 2018. Il margine finanziario raggiunge 484,8 milioni di euro (-1,5%) ed il margine da servizi a 719,7 milioni di euro (+8,2%). Le commissioni nette ammontano a 601,8 milioni di euro (+12,9%)
Il risultato lordo di gestione cresce del 15,9% a 484,8 milioni di euro, mentre il risultato operativo si attesta a 402,9 milioni di euro (+10,4%).
La redditività è stata accompagnata anche dalla crescita dei principali aggregati patrimoniali in un contesto di costante attenzione alla qualità dell’attivo che si è mantenuta ai vertici del mercato, con il rapporto tra crediti problematici lordi ed impieghi lordi (NPL Ratio) al 3,76%. Il costo del credito si è mantenuto a livelli estremamente contenuti pari a 24 bps.
Sempre elevata la solidità del Gruppo con un CET1 Ratio al 13,5% con 553 bps di margine rispetto al livello minimo normativo (comprensivo del requisito addizionale SREP assegnato dalla Banca Centrale Europea) dell’8% per il 2019.