(Teleborsa) – Fioccano i licenziamenti dei diplomati magistrali, considerati non più abilitati alla professione di insegnante, ma il sindacato Anief va avanti con i ricorsi e parallelamente porta avanti una campagna informativa a favore degli interessati. Lo ha spiegato il Presidente del sindacato Marcello Pacifico in una intervista a Teleborsa.
Sui diplomati magistrali ed i licenziamenti di questi giorni cosa state chiedendo al Ministero?
“Innanzitutto stiamo informando i ricorrenti su cosa l’Anief può fare per loro: noi siamo convinti che questo contenzioso ancora non ha avuto la parola fine, nonostante le due sentenze della plenaria. E’ una parola fine che non può esserci perché queste persone insegnano da anni nelle nostre scuole e quindi meritano di essere confermate nei ruoli piuttosto che licenziate“.
“Abbiamo inviato una lettera al Ministro Azzolina – ha aggiunto – in cui sollecitiamo la richiesta di un parere all’Avvocatura dello Stato. Noi il parere lo abbiamo fornito, un parere pro veritate dell’ex Presidente della Cassazione”, ha affermato Pacifico, aggiungendo che questo parere “dice chiaramente che se si supera un anno di prova e non c’è una clausola rescissoria nel decreto finale che attesta il merito e l’idoneità all’insegnamento, allora in quel caso c’è un principio di acquiescenza della Pubblica Amministrazione nei
confronti del singolo dipendente”.
Il leader del sindacato ha ricordato che la struttura Anief del Veneto ha recentemente denunciato che più di 4000 maestre sono a rischio licenziamento e ci sono regioni dove, a seguito dei licenziamenti, non ci sarà un’altra maestra da chiamare
“Aspettiamo una risposta del Ministro”, conclude Pacifico ricordando che l’obiettivo è “tutelare non solo il ruolo e la continuità didattica ma anche fare il bene della scuola pubblica“.