(Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di ha preso atto che, nell’ambito delle prime verifiche gestionali legate all’andamento del piano, è stato confermato il sostanziale allineamento nell’arco del piano delle proiezioni economico-finanziarie e commerciali con il piano posto alla base della proposta concordataria presentata al Tribunale. In particolare – si legge in una nota – il portafoglio ordini al 31 dicembre 2019, superiore a 6,5 miliardi, risulta coerente con le stime contenute nel piano concordatario stesso, avendo beneficiato nel corso del 2019 di acquisizioni per un valore pari ad oltre 900 milioni.
Lo stesso CdA ha, inoltre, preso atto di “alcune comunicazioni ricevute per conto di talune associazioni rappresentanti sottoscrittori dei prestiti obbligazionari emessi da Astaldi”. Nello specifico – spiega la società – “in tali comunicazioni vengono contestati alcuni aspetti procedurali relativi alla convocazione delle assemblee degli obbligazionisti e agli effetti della proposta concordataria“.
A tal proposito, la Società precisa che “la procedura concordataria si sta svolgendo in maniera conforme alla normativa applicabile, anche per quel che riguarda il coinvolgimento degli obbligazionisti e in ottemperanza ai regolamenti che governano le due emissioni obbligazionarie della Società”.
Astaldi precisa, inoltre, che “l’offerta ai creditori chirografari contenuta nella proposta concordataria consiste nell’attribuzione di azioni e SFP e non contempla percentuali minime di soddisfacimento del credito per le quali è stata indicata nell’attestazione una valutazione, a titolo di esempio, al solo fine di fornire ai propri creditori un parametro di riferimento”.
Con l’obiettivo di garantire la massima trasparenza dell’iter di partecipazione alle suddette assemblee, la società sta infine “valutando le opportune azioni legali da intraprendere nei confronti di coloro che diffondono notizie inesatte che potrebbero influenzare in maniera non corretta la valutazione del voto degli obbligazionisti e, più in generale, dei creditori tutti, oltre che l’effettivo potere di rappresentanza dichiarato da taluni soggetti”.
Astaldi ribadisce il proprio convincimento che “l’approvazione della proposta concordataria costituisca la migliore soluzione attualmente disponibile nell’interesse dei creditori, oltre a consentire la conservazione di una importante realtà imprenditoriale italiana, pur restando possibile l’eventuale presentazione di proposte concorrenti nel rispetto della normativa fallimentare”.