(Teleborsa) – “Bisogna far ricadere a terra le risorse per il cantiere Taranto, nel tavolo istituzionale di Taranto: più di un 1 miliardo di risorse di cui pochissime dal 2014 a oggi sono state spese, meno del 7%“.
Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, rispondendo ai giornalisti prima dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli Studi di Trieste.
“Bisogna accelerare per creare delle alternative occupazionali rispetto all’impianto siderurgico“, ha aggiunto il ministro ricordando anche la necessità di “accelerare per le bonifiche extra stabilimento perché poco è stato fatto purtroppo dal 2015 in poi”.
“Il governo vuole investire nell’impianto siderurgico al fianco dell’investitore privato” che dovrà però “ovviamente continuare a produrre per cambiare il paradigma dell’impossibilità di una produzione siderurgica compatibile con l’ambiente attraverso un cambio di tecnologia e un rinnovamento degli impianti”, ha aggiunto Patuanelli.
Il ministro ha confermato come il governo stia “cercando una soluzione anche con la propria presenza, anche all’interno dell’equity del board della società che gestisce l’impianto“, aggiungendo che sulle aree da bonificare interne allo stabilimento “i commissari stanno accelerando. Sono state fatte le prime assunzioni con le bonifiche delle aree escluse”.
Con l’avvicinarsi del 31 gennaio, ultimo giorno per la revisione del contratto tra ArcelorMittal e i sindacati, si moltiplicano anche le richieste dei sindacati di un incontro chiarificatore sul futuro dell’acciaieria tarantina.
“La situazione è difficile anche perché non c’é ancora un tavolo di trattativa“, ha ricordato il segretario della Cgil, Maurizio Landini, durante le celebrazioni per il 41° anniversario della morte di Guido Rossa, l’operaio e sindacalista ucciso dalle Br il 24 gennaio del 1979.
“Dev’essere molto chiaro al governo e ad Arcelor Mittal che vogliamo che venga applicato l’accordo che abbiamo firmato e vogliamo poter discutere di un piano industriale serio che garantisca il lavoro e lo sviluppo di un Gruppo così importante. Sarebbe importante che il governo convocasse i sindacati e aprisse un vero confronto su quello che intendono fare”, ha concluso.