(Teleborsa) – I tassi di interesse nell’Eurozona resteranno “sui livelli attuali, o più bassi, finché le prospettive d’inflazione convergeranno robustamente vicino al 2%” e il Quantitative easing (QE), ripreso nel mese di novembre, “continuerà finché sarà necessario”.
Lo ha detto il presidente della BCE Christine Lagarde, in conferenza stampa dopo il Consiglio direttivo che ha confermato le attuali misure di politica monetaria: tassi invariati o negativi ed un piano QE da 20 miliardi al mese riavviato il 1° novembre ad un ritmo mensile di 20 miliardi di euro. Il board ha, poi, deciso di avviare una revisione della strategia di politica monetaria.
“La crescita nell’Eurozona continua ma ad un passo moderato” – ha aggiunto Lagarde – spiegando che a pesare è la “debolezza del settore manifatturiero“.
Il governatore dell’Eurotower ha sottolineato che i dati giunti da dicembre sono “in linea con le nostre previsioni di base” e che alcune statistiche indicano una “possibile stabilizzazione” della dinamica di crescita dell’area euro. Tuttavia ha avvertito che i rischi sull’economia dell’area euro, come tensioni geopolitiche e protezionismo, restano orientati al ribasso, ma “sono diventati leggermente meno pronunciati”. Come la fase uno del negoziato USA-Cina sui dazi che “ha leggermente ridotto le incertezze”.
Lagarde ha esortato nuovamente i “paesi più indebitati” dell’Eurozona a “perseguire politiche di bilancio prudenti”.