(Teleborsa) – Quattro mesi e dieci giorni a disposizione per completare il puzzle Alitalia. Tempo che il Commissario straordinario Giuseppe Leogrande, in audizione alla Commissione lavori pubblici del Senato, si è impegnato a rispettare. Leogrande non ha nascosto la complessità del lavoro per migliorare l’efficienza della compagnia aerea e tradurla in profitto economico.
Alitalia, secondo Leogrande, ha bisogno di uscire dall’amministrazione straordinaria innanzitutto per necessità industriale. Per farlo sarà suo compito individuare misure correttive in termini di gestione e la compagine che può garantire il rilancio di Alitalia. La compagnia aerea – ha fatto intendere – conserva il suo valore e prestigio e copre un mercato importante, per cui si dovrà operare affinché possa continuare a svolgere un servizio pubblico essenziale. In sostanza – questo il punto di vista del commissario straordinario – difendere Alitalia significa difendere gli interessi del Paese.
Oltre alla nomina del Direttore generale – ha spiegato Leogrande – sono stati adottati interventi riorganizzati per sopperire a posizioni scoperte da tempo, come la figura responsabile dell’It, individuata nel dottor Foresti già presente in azienda, e l’affidamento all’ingegner Comani della pianificazione operativa del network e la ridefinizione della griglia tariffaria. Leogrande ha auspicato la massima collaborazione di tutti coloro i quali sono impegnati nell’azienda Alitalia.
In aggiunta Leogrande ha sottolineato che tutti i rami dell’azienda, la stessa manutenzione, sono un elemento essenziale dell’impresa, e un eventuale passaggio a terzi andrebbe fatto garantendo la funzione di asset strategico per l’Italia.