(Teleborsa) – Il Fondo Monetario Internazionale taglia le stime di crescita globale mentre conferma quelle per l’Italia, per l’anno in corso, riducendo la aspettative per il 2021.
L’organizzazione di Washington, in occasione degli incontri Davos, ha presentato un aggiornamento del World Economic Outlook. Nel report, l’ente guidato da Gita Gopinath prevede che la crescita globale si espanderà da un +2,9% stimato nel 2019 a +3,3% nel 2020 e +3,4% per il 2021, rispettivamente 0,1 e 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle precedenti previsioni.
Per l’Italia la stima del 2020 viene confermata al +0,5% mentre per il prossimo anno la stima è stata tagliata di un decimo di punto al +0,7%.
La revisione al ribasso della crescita mondiale – spiega l’FMI – riflette le “sorprese negative” di alcune economie emergenti, soprattutto l’India. Fra i rischi al ribasso per l’economia mondiale ci sono le “crescenti tensioni geopolitiche, soprattutto fra Stati Uniti e Iran, che potrebbero creare problemi alle forniture di petrolio. Ma anche l’intensificarsi delle tensioni sociali in vari paesi”, aggiunge il Fondo. Da qui l’invito del FMI a spingere sulla “cooperazione multilaterale” sul fronte commerciale e sul fronte della tecnologia. La cooperazione è chiave anche per la riduzione delle emissioni di gas serra e per limitare l’aumento delle temperature globali.
L’organizzazione lima la crescita europea e americana per il 2020, confermando invece le stime per il 2021. Eurolandia crescerà quest’anno dell’1,3%, ovvero 0,1 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni di ottobre. Per il 2021 l’espansione è confermata all’1,4%. Limatura di 0,1 punti anche per il PIL americano, nel 2020, quando dovrebbe segnare un +2%. La crescita è attesa all’1,7% nel 2021, dopo il +2,3% del 2019.