(Teleborsa) – Sono 1,6 milioni i nuclei familiari che hanno presentato domanda per il Reddito di Cittadinanza (Rdc) al 7 gennaio 2020: 1,1 milioni di domande sono state accettate (67% del totale), 457 mila sono in lavorazione (28%) e 88 mila sono state rigettate (5%). E’ quanto emerge dall’Osservatorio sul Reddito di cittadinanza dell’Inps.
La gran parte delle domande è stata presentata tramite CAf e Patronati (l’80% del totale) ed il 20% tramite Poste Italiane (canale che va più forte al Nord con il 31% che al Sud con il 15%).
La maggioranza delle domande di RdC proviene dalle regioni del Sud (911 mila nuclei pari al 56% del totale), mentre al Nord provengono da 463 mila nuclei (28%) ed al centro da 268 mila nuclei (16%).
Da aprile 2019 ad oggi 56 mila nuclei sono decaduti del diritto. Fra i motivi di decadenza vi sono sono: rinuncia del beneficiario (8% dei nuclei), variazione della situazione reddituale del nucleo (10%), variazione della composizione del nucleo ad eccezione di nascita e morte (39%) e infine variazione congiunta della composizione e della situazione economica del nucleo (42%). I restanti 1,04 milioni sono rappresentati per la maggioranza da percettori di Reddito di cittadinanza (916 mila nuclei con 2,4 milioni di persone coinvolte), mentre le restanti sono Pensioni di cittadinanza (126 mila domande per 143 mila persone coinvolte).
L‘importo medio mensile erogato ai titolari di reddito è pari a 493 euro, con un +7% rispetto a quello medio nazionale nelle regioni del Sud e delle Isole, -8% nelle regioni del Centro – 14% del Nord.
La regione con il maggior numero di nuclei percettori di Reddito/Pensione di Cittadinanza si conferma la Campania (19% delle prestazioni erogate), seguita dalla Sicilia (17%), dal Lazio e dalla Puglia (9%). In queste 4 regioni risiede il 55% dei nuclei beneficiari.