(Teleborsa) – “Si rende sempre più urgente e necessario intervenire ancor più incisivamente a sostegno della domanda interna, rilanciando i redditi delle famiglie, attraverso l’avvio di un piano capace di dare nuovo slancio all’occupazione con lo stanziamento di investimenti per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione“. Questo l’appello di Federconsumatori in seguito alla pubblicazione degli ultimi dati Istat che registrano a dicembre un tasso di inflazione al +0,2% su base mensile e +0,5% su base annua con il cosiddetto carrello della spesa che si attesta al +0,6%.
Secondo le stime con l’inflazione a questi livelli, gli aggravi, per ogni famiglia, ammontano a +148,40 Euro annui. Secondo l’Istat “la lieve accelerazione dell’inflazione nel mese di dicembre è imputabile prevalentemente all’inversione di tendenza dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (che passano da -3,0% a +1,6%)”, vale a dire all’aumento ingiustificato dei costi dei carburanti sull’onda delle recenti vicende internazionali.
Complessivamente, nel 2019, il tasso di inflazione si è attestato al +0,6%, la metà rispetto al livello registrato nel 2018, pari al +1,2%. Un rallentamento che – per Federconsumatori – è sintomo di un’economia che crescere poco. Per l’Associazione è, dunque, “opportuno operare una rimodulazione delle aliquote IVA, per fare in modo che la tassazione non pesi in maniera eccessiva su alcuni beni di prima necessità che invece vengono considerati beni di lusso tassati al 22%”.