(Teleborsa) – A novembre cala il debito delle Amministrazioni Pubbliche. A rilevarlo è Bankitalia nella pubblicazione “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” in cui si specifica che il debito è stato di 2.444,6 miliardi, in diminuzione di 2,2 miliardi rispetto ad ottobre.
Il calo è dovuto sia all‘avanzo di cassa (1,6 miliardi) che agli effetti di scarti premi all’emissione rimborso e della rivalutazione di titoli indicizzati che hanno ridotto il debito di 0,5 miliardi e alla riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (0,1 miliardi, a 55,4 miliardi).
In particolare il debito delle amministrazioni centrali è diminuito di 2,1 miliardi e quello delle amministrazioni locali di 0,1 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato.
In aumento, sempre a novembre, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato, pari a 42,3 miliardi: l’incremento è stato dell’8,5% (3,3 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2018.
L’aumento risente dei versamenti in autoliquidazione dei contribuenti soggetti agli Indici sintetici di affidabilità fiscale, la cui scadenza era stata prorogata all’autunno. Nei primi undici mesi del 2019 le entrate tributarie sono state pari a 386,5 miliardi, in aumento del 2,1 per cento (7,9 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.