(Teleborsa) – Parte dall’aeroporto di Fiumicino la sperimentazione della prima stesa al mondo, in un aeroporto intercontinentale, dell’asfalto contenente Gipave, un additivo polimerico contenente grafene e una plastica appositamente selezionata (che a oggi non rientra nella filiera del riciclo ma è normalmente destinata agli impianti di termovalorizzazione).
L’obiettivo del test è confermare, anche in situazioni di grande stress (da urto, elevata velocità e surriscaldamento da frenata), i risultati già ottenuti in ambito stradale che dimostrano un aumento delle prestazioni della pavimentazione. Ad oggi infatti i risultati delle sperimentazioni condotte sia in Italia che nel Regno Unito hanno dimostrato che questo prodotto consente di migliorare le performance dell’asfalto, grazie all’aumento della resistenza alla fatica e della sopportazione delle escursioni termiche, ottenendo così pavimentazioni che durano più del doppio.
Il prodotto Gipave è stato sviluppato da Iterchimica con la collaborazione di Directa Plus, di G.Eco (Gruppo A2A) e dell’Università degli Studi di Milano Bicocca.
Il test si inserisce all’interno del programma di manutenzione delle pavimentazioni delle infrastrutture di volo (Pavement Management System) della Società ADR – e consiste nel rifacimento di un tratto, lungo 100 metri e largo 8 metri, della taxiway “Alpha Alpha” dedicata ai velivoli intercontinentali. In particolare, metà dei 100 metri della carreggiata sono stati realizzati con la nuova tecnologia al grafene (PmA) per il rifacimento dei tre strati di base (15cm), binder (10cm) e usura (5cm). I restanti 50 metri sono stati invece realizzati con asfalto contenente bitume modificato con polimeri (PmB), normalmente utilizzato per questa tipologia di interventi (con i medesimi strati e spessori). L’intero tratto conterrà fresato d’asfalto proveniente da pavimentazioni riciclate. I lavori sono stati eseguiti dalla società Pavimental che ha scelto anche di applicare le due tecnologie a due segmenti consecutivi, per monitorare le differenti performance, poiché i carrelli dei velivoli poggeranno sia sul tratto con Gipave, sia sull’asfalto con modifica tradizionale.
“Siamo orgogliosi di avere condiviso con ADR-Aeroporti di Roma questo test – ha commentato Federica Giannattasio, Amministratore Delegato di Iterchimica – che permette di valutare l’efficacia delle pavimentazioni al grafene. Gipave è l’ultima delle innovazioni che abbiamo brevettato grazie ad un lavoro di squadra con G.Eco (Gruppo A2A), l’Università degli Studi di Milano Bicocca e Directa Plus. Si tratta di una tecnologia interamente made in Italy che permette di realizzare pavimentazioni high-tech (grafene), green (plastiche dure riciclate e pavimentazioni fresate e riutilizzabili) e altamente resistenti. Inoltre, siamo certi che rappresenterà anche un’innovazione tecnologica per manutenzioni e nuovi lavori aeroportuali con benefici in termini ambientali ed economici”. Dal prossimo anno – continua Giannattasio – “il nuovo impianto di produzione permetterà l’immissione sul mercato di un prodotto che concorre a raggiungere gli obiettivi previsti dalla Green and Circular Economy, ma anche quelli di sviluppo sostenibile ONU (UN Sustainable Development Goals) e dell’accordo di Parigi sul clima (2015)”.
“La massima attenzione alla sicurezza è da sempre un driver per il business ADR e guida le modalità di progettazione, realizzazione e gestione delle infrastrutture aeroportuali” – ha dichiarato Ugo de Carolis, amministratore delegato di ADR –. “L’utilizzo in via preferenziale di materiali all’avanguardia come il prodotto Gipave consentirà di migliorare ulteriormente le prestazioni della pavimentazione della pista dell’aeroporto di Fiumicino sia in termini di resistenza sia in termini di sostenibilità ambientale grazie all’utilizzo di materiale plastico riciclato”.