(Teleborsa) – Svolta nel processo a carico di Volkswagen per lo scandalo dieselgate. Il gruppo ha aperto infatti ai risarcimenti per i 440mila clienti coinvolti nel caso in Germania. Lo rende noto lo stesso gruppo in un comunicato, specificando che “l’obiettivo comune è una soluzione pragmatica”.
Il colosso dell’auto è ora impegnata in un maxi processo, nato dalle denunce dei clienti tedeschi che hanno chiesto di essere risarciti dopo la scoperta che il gruppo avrebbe usato software per modificare i dati sulle emissioni dei motori diesel.
Il procedimento giudiziario è approdato alla corte d’appello di Braunschweig: il marchio automobilistico e l’associazione federale dei consumatori starebbero dunque avviando la discussione per la transazione che finora era sempre stata esclusa da Vw.
Nelle prime fasi del processo il colosso tedesco aveva definito la richiesta di rimborsi una strada “non praticabile”: solo a metà novembre, ricorda la Dpa, il gruppo aveva confermato che “non fosse affatto immaginabile” una soluzione del genere dopo che il giudice Michael Neef, della Corte d’Appello, aveva proposto di intraprendere questa strada.
Le denunce dei proprietari dei modelli diesel sono arrivate dopo l’esplosione dello scandalo del 2015, quando negli USA si scoprì che Volkswagen truccava i software dei motori diesel per abbassare i dati sulle emissioni dei Nox.