in

Piattaforma Elite continua a crescere: 1.400 le imprese coinvolte

(Teleborsa) – 1.400 imprese provenienti da 45 Paesi del mondo ed operanti in 36 diversi settori, con un fatturato di circa 100 miliardi di euro e 560 mila dipendenti. Sono questi i numeri della piattaforma Elite, un programma di formazione e il tutoring per imprese, creato da London Stock Exchange Group e giunto in Italia nel 2012, con il sostegno di Confindustria in qualità di partner strategico.

Nel 2019 questo sistema si è arricchito di 366 aziende, grazie anche al modello delle Elite Lounge, che favoriscono l’incontro con banche, società di consulenza e partner nazionali ed internazionali. In Italia, il sistema Elite ha attratto 212 imprese nel 2019, raggiungendo il numero di 840, provenienti in gran parte da Lombardia, Veneto, Campania, Piemonte ed Emilia Romagna.

“Il 2019 si chiude con numeri da record per Elite”, ha affermato il CEO di Elite, Luca Peyrano, aggiungendo “siamo particolarmente orgogliosi di essere quotidianamente testimoni della forte crescita e del dinamismo delle aziende parte della nostra community”.

“L’impatto di Elite sulle aziende è tangibile nel corso della loro permanenza nel programma: +39% di crescita dei ricavi, +32% di crescita dei margini, +36% di crescita dei dipendenti“, ha concluso.

Sin dalla sua nascita, la piattaforma Elite ha favorito più di mille operazioni di natura straordinaria che hanno interessato 386 società, per controvalore di 14 miliardi di euro. Una crescita assicurata dai suoi motivi ispiratori: favorire la visibilità delle aziende e gli incontri con potenziali finanziatori, sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie digitali.

Elite cresce costantemente a livello internazionale e nel 2020 sbarcherà anche in USA, con la prima sede a Cleveland (Ohio), ma la sua affermazione si deve soprattutto al canale digitale, dove ha raggiunto il numero di 2.300 utenti attivi.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

Autostrade, Di Maio “Costo revoca 23 miliardi? Enorme sciocchezza”

Poste, Corte dei Conti: “Trend positivo ma flessione dei servizi”