(Teleborsa) – “L’Europa è casa nostra, costituisce l’ambito di integrazione essenziale per consentire al nostro Paese di misurarsi con questioni divenute – piaccia o meno – globali e che solo a questo livello possono trovare soluzioni efficaci. Il nostro contributo sarà tanto più significativo quanto più la nostra presenza ai tavoli negoziali saprà essere qualificata nelle proposte e ferma nel sostegno di una visione che valorizzi interessi comuni”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel tradizionale discorso di fine anno alle Alte cariche dello Stato.
IL RICHIAMO AI PARTITI – “Sappiamo che la politica comporta scontri ma, come disse Aldo Moro, serve anche oggi la comune accettazione di essenziali ragioni di libertà e di dialogo”, ha sottolineato il Capo dello Stato richiamando a un clima di maggior serenità. Sottolineando che “il confronto ha assunto toni molto aspri”, il Presidente ha quindi ammonito: “Il bene comune è bene di tutti, nessuno escluso. E chi amministra la cosa pubblica, chi è chiamato al compito di governare esprime certo gli orientamenti della maggioranza ma con il dovere di rispettare e garantire la libertà e i diritti degli altri, delle minoranze. Questa è l’essenza della democrazia, che richiede rispetto reciproco”.
IL NEMICO DA COMBATTERE – Il Capo dello Stato ha quindi invitato tutti a concentrare forze ed energie per combattere un nemico comune: “La prolungata fase di debolezza dell’economia – ha proseguito – ha inciso pesantemente sul’apparato produttivo del nostro Paese, con pesanti conseguenze occupazionali e gravi fenomeni di disgregazione sociale. Ecco la missione per cui combattere e il nemico da sconfiggere insieme: il lavoro che manca, quel lavoro indicato come fondamento della nostra Repubblica”.
(Foto: Per gentile concessione della Presidenza della Repubblica)