(Teleborsa) – Conad chiude il 2019 con un fatturato di 14,3 miliardi di euro e una crescita del 5,9%e. Dati giudicati “significativi” in un contesto di ripresa dei consumi alimentari (+1,8%) che inverte il trend decrescente dello scorso anno e traina la crescita dei fatturati della distribuzione (+1,4%).
Conad è il retalier che è cresciuto maggiormente e raggiunge una quota del 13,3% (0,4 punti percentuali in più rispetto al 2018 e 3,8 in più rispetto al 2009). Consolidata la leadership nei supermercati con una quota del 22,8% (22,4% nel 2018).
“I risultati conseguiti sono il frutto del modello imprenditoriale in cui a fare la differenza sono i nostri soci imprenditori, la nostra marca e la capacità di investire nell’innovazione”, commenta l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese.
Il patrimonio netto si è attestato a 2,6 miliardi di euro (+4% rispetto al 2018) e consente di affrontare con la necessaria solidità economica il piano degli investimenti 2019-2021: 1,2 miliardi di euro complessivi, di cui 482 milioni stanziati per il 2020 finalizzati a interventi sulla rete di vendita, a processi di innovazione.
Al 30 novembre sono 66 i punti di vendita Auchan che hanno cambiato insegna e 2.409 gli addetti del gruppo francese riassorbiti. Una vera e propria operazione di salvataggio, che si integrerà con il modello imprenditoriale Conad. L’integrazione della rete porterà anche a incrementare ulteriormente la presenza del prodotto locale e l’italianità a cui oggi concorrono 6.991 fornitori per un giro d’affari di 6,3 miliardi di euro.