(Teleborsa) – Unionplast-Federazione Gomma Plastica valuta “negativamente” la decisione finale sulla plastic tax di una imposta fissata a 0,45cent/kg a partire da luglio 2020, sottolineando le “gravi conseguenze per il comparto”.
Tale decisione, infatti, afferma, “mette in grosse difficoltà le 3.000 imprese del settore e i loro 50.000 lavoratori“.
“L’annullamento di questa tassa ci avrebbe permesso di continuare a investire per raggiungere sempre più alti standard di sostenibilità e assecondare i miglioramenti già in atto”, ha commentato Angelo Bonsignori, Direttore Generale di Federazione Gomma Plastica. “Con questa decisione, al contrario, si complicano notevolmente le condizioni che finora ci hanno permesso di mantenere l’occupazione e il primato industriale italiano nella trasformazione della plastica; tutto ciò senza apportare alcun beneficio concreto all’ambiente”.
La Federazione avrebbe auspicato, piuttosto, l’adozione di politiche incentivanti e di impianti di recupero e riciclo che potessero permettere di favorire in maniera concreta un sistema di economia circolare.
“L’unico effetto della plastic tax – ha aggiunto Luca Iazzolino, Presidente di Unionplast – potrà piuttosto essere quello di una ulteriore caduta dei consumi interni e del PIL. Inoltre, non si tratta di un grave danno solo per le aziende multinazionali sul territorio, ma anche per migliaia di piccole e medie imprese che rappresentano il cuore dell’economia italiana”.