(Teleborsa) – L’Anief continua la lotta al precariato. Tre nuove sentenze ottenute dai legali del sindacato riconoscono il diritto dei precari della scuola a percepire le medesime progressioni stipendiali dei lavoratori di ruolo. “Basta discriminazioni nei confronti dei precari – ha dichiarato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. Serve un atto di responsabilità da parte del Miur e immediate modifiche alla contrattazione nazionale”.
Le tre sentenze riconoscono ad altrettanti docenti il diritto alla progressione stipendiale prevista dalla contrattazione di comparto tempo per tempo applicabile in base all’anzianità di servizio maturata in virtù dei rapporti di lavoro a tempo determinato intercorsi con il Miur e condannano il Ministero dell’Istruzione al pagamento delle differenze retributive maturate e maggiorate da interessi legali dalle singole scadenze fino al saldo.
“Ormai la giurisprudenza in materia è consolidata – osserva Pacifico – ed è evidente la discriminazione cui sono sottoposti i precari non riconoscendo loro il diritto a percepire la retribuzione in base agli effettivi anni di servizio svolti. La nostra battaglia iniziata nei tribunali si prefigge, ora, di ottenere le dovute rettifiche al CCNL non solo nella parte economica, ma anche per quanto riguarda i permessi e le altre prerogative da dover riconoscere al personale precario senza più alcuna discriminazione. È un atto dovuto ed è necessaria un’assunzione di responsabilità da parte dell’Amministrazione che non può continuare a violare norme euro comunitarie vigenti da 20 anni”.