(Teleborsa) – E’ tempo di olio, extravergine Top Quality, con rassegna a Roma di cinquecento tra le maggiori aziende olearie, italiane e non, produttrici appunto di olio extravergine d’oliva. Flos Oiei, concorso internazionale che ha premiato, anche quest’anno non solo la qualità produttiva ma anche la “buona imprenditorialità, la professionalizzazione dell’agricoltura e le scelte tecnologiche ecosostenibili.
Il concorso prevede la valutazione degli oli da parte di un panel di esperti assaggiatori coordinato da Marco Oreggia che lo ha ideato nel 2009. Con soprattutto attenzione verso lo scouting di aziende moderne, ovvero uno sguardo al futuro senza dimenticare le radici delle proprie tradizioni in grado di fornire un’ offerta altamente qualificata al mercato del consumo.
“Su oltre ottocentomila produttori agricoli in Italia – spiega Marco Oreggia che ogni anno pubblica l’omonima Guida dedicata alle aziende di produzione olearia di tutto il mondo e ai loro oli extravergine di oliva selezionati – solo centomila sono strutturati aziendalmente per sostenere il mercato nazionale ed estero. Un mercato, appunto quello estero, che per alcuni produttori rappresenta l’85 % del fatturato annuale”.
Secondo la guida produttori su cui figurano aziende 3.0, come Comincioli (Lombardia), Quattrociocchi (Lazio), Franci (Toscana), Viola (Umbria)Bonamini (Veneto), i protagonisti sono quanti traducono la relazione “prouttività-qualità-redditività in un connubio capace di affrontare le precise richieste di mercato.
“Il nostro prodotto è molto apprezzato nei mercati statunitensi e del Nord Europa – racconta Marina De Carlo, owner dell’omonimo olio pugliese – e tra i maggiori clienti europei abbiamo danesi, tedeschi, olandes. Negli ultimi tre anni cresce sensibilmente l’interesse anche dei mercati orientali di Giappone e Cina, che apprezzano il nostro prodotto per i valori salutistici e gustativi.
Per quanto riguarda la ristorazione, cresce nel settore la consapevolezza di voler utilizzare materie prime di eccellenza. “Stanno scomparendo ristoranti di media fascia – sottolinea Emanuele Natalizio, noto patron chef Bitonto (BA) – in quanto ormai il delta delle scelte imprenditoriali è orientato verso un’offerta di alta qualità. Anche se non sempre i più giovani che si affacciano a questo settore sono preparati per affrontare la responsabilità di scelta che si cela dietro il desiderio di realizzare imprese vincenti”.
E la previsione di mercato nei prossimi tre anni ? “Siamo sicuramente riconosciuti al mondo per la nostra qualità e varietà’produttiva – ci risponde Marco Oreggia – ma le ombre potrebbero riguardare la debolezza strutturale delle aziende, dove oltre 85% possiede meno di tre ettari, e di questi il 75% meno di un ettaro”.
“Certamente – aggiunge Oreggia – convincendo i più piccoli a unirsi in consorzi e a collaborare fruttuosamente come ci insegnano ad esempio gli spagnoli, unendo tradizione e innovazione tecnologica attraverso l’uso intelligente della robotica. Nella trasformazione del prodotto siamo ancora tra i primi al mondo, ciò che va consolidato è la struttura aziendale nella sua endemicità”..
Flos Olei non premia solo l’eccellenza produttiva italiana dell’olio extravergine d’oliva, ma soprattutto la sua attenzione è nello scouting di aziende moderne che hanno uno sguardo al futuro, senza dimenticare le radici delle proprie tradizioni e siano in grado di dare un’offerta altamente qualificata al mercato del consumo.