(Teleborsa) – L’economia dell’Eurozona offre un quadro in chiaroscuro: il settore terziario tira il fiato e quello manifatturiero, pur allentando il ritmo di caduta, si conferma in area recessione. E’ la fotografia scattata dagli indici PMI dei servizi e composito elaborati Markit.
A novembre l’indice PMI composito nell’Eurozona si è attestato a 50,6 punti, rafforzandosi rispetto ai 50,3 punti della stima preliminare e posizionandosi sui livelli del mese precedente. Il dato, inoltre, supera le attese che erano per un valore analogo al dato preliminare di 50,3 punti.
Il miglioramento è da attribuire perlopiù al PMI manifatturiero, risalito a a 46,9 punti dai 45,9 di ottobre, anche se si conferma ancora in area contrazione dell’attività. Il PMI dei servizi, invece, si attesta a 51,9 punti, in lieve miglioramento rispetto alla lettura preliminare ed alle attese di 51,5, ma in decelerazione rispetto ai 52,2 punti di ottobre.
L’Italia vede il PMI dei servizi scendere a 50,4 punti dai 52,2 precedenti e quello composito scivolare a 49,6 da 50,8, varcando la zona recessione. 50,8. La Francia registra un calo del PMI servizi a 52,2 da 52,9 e del composito a 52,1 da 52,6. La Germania vede salire PMI servizi a 51,7 da 51,6 e composito a 49,4 da 48,9, mentre la Spagna segnala un PMI servizi in espansione a 53,7 da 52,7 punti.
Va ricordato che un indice superiore a 50 denota espansione dell’attività, mentre un livello inferiore a questa soglia denota un peggioramento dlele condizioni dle settore.