La battaglia legale tra ArcelorMittal e l’amministrazione straordinaria dell’ex Ilva di Taranto resta per il momento “congelata”.
Il giudice Claudio Marangoni, presidente della sezione specializzata in diritto di impresa del Tribunale Civile di Milano, ha concesso tre settimane e tre giorni di tempo per permettere alle parti in causa di raggiungere un accordo in grado di salvaguardare il futuro del polo siderurgico pugliese e e dei suoi circa 8 mila lavoratori. Il contenzioso civile sul ricorso cautelare d’urgenza presentato dai commissari contro lo scioglimento del contratto di affitto preannunciato dal gruppo franco indiano, è stato, così, rinviato al prossimo 20 dicembre.
Il rinvio della causa – ha fatto sapere il presidente del Tribunale di Milano, Roberto Bichi – è stato deciso “in funzione della trattativa da svolgersi sulla base delle intese e degli impegni assunti da ArcelorMittal“. Oggi in aula, nel corso dell’udienza durata poco più di mezz’ora, Lucia Morselli, presidente e amministratore delegato di ArcelorMittal Italia, si è, infatti, impegnata a “garantire il normale funzionamento degli impianti e la continuità di produzione fino al 20 dicembre”.
“Ci sono le basi per una trattativa che possa arrivare a un accordo” ha affermato, in un clima di ottimismo, uno dei legali del gruppo franco indiano.
Oltre a Morselli in aula erano presenti i tre commissari straordinari Alessandro Danovi, Francesco Ardito e Antonio Lupo, oltre ai rappresentanti della Regione Puglia e del Comune di Taranto che nei giorni scorsi si sono costituiti nel contenzioso schierandosi al fianco dell’amministrazione straordinaria. Presenti anche i pm Mauro Clerici, Stefano Civardi e il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, titolari del fascicolo penale avviato dalla procura milanese alla luce dell’”interesse pubblico” che caratterizza la partita sul futuro del polo siderurgico pugliese.
Se entro il 20 dicembre ArcelorMittal e commissari non avranno trovato un accordo di massima e né fatto passi avanti nella trattativa, il contenzioso entrerà nel vivo.