(Teleborsa) – Le prove Invalsi diventano obbligatorie per l’ammissione all’esame di maturità 2020. È la novità contenuta nella circolare del Miur diffusa oggi e che indica come requisiti necessari per accedere all’esame di Stato l’alternanza, la frequenza scolastica, il profitto e l’aver sostenuto le prove Invalsi nell’ultimo anno scolastico.
Tra le altre novità – come già anticipato dal Ministro Lorenzo Fioramonti – il ritorno del tema di storia e l’addio al sorteggio delle tre buste per l’orale che partirà dai materiali preparati dalla commissione.
La decisione per le prove Invalsi era già prevista dal decreto legislativo sulla revisione degli esami di Stato del 2017 con la legge sulla Buona Scuola, ma l’ex Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti l’anno scorso aveva deciso di rinviarne l’obbligo di un anno; ora dunque si è imposta l’applicazione, visto che per evitarla era necessaria una nuova norma che avrebbe dovuto modificare il decreto.
La scelta non è piaciuta all’Associazione degli studenti che ha chiesto il ritiro della circolare ministeriale. “Siamo totalmente contrari all’obbligo di alternanza e Invalsi per l’ammissione, pronti a scendere in piazza”, ha dichiarato l’associazione.
Positivo il parere espresso dai presidi. “Prendo atto con soddisfazione della messa a regime degli Esami di Stato in attuazione della riforma prevista dal decreto legislativo 62/2017”, ha dichiarato il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli.