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Distretti Lombardia, export in calo nel secondo trimestre

(Teleborsa) – Le esportazioni dei distretti tradizionali della Lombardia mostrano ancora segnali di contrazione e nel periodo aprile-giugno 2019 registrano una variazione tendenziale del -3,3%, a valori correnti, quantificabile in circa 262 milioni di euro di export in meno rispetto al secondo trimestre 2018. Il risultato si aggiunge a quello già negativo del primo trimestre con un ritardo pari al -2,4% nel complesso del semestre e un risultato che è inferiore alla media distrettuale nazionale (+2,8%).

E’ la fotografia scattata da “Monitor dei Distretti della Lombardia” curato dalla Direzione Studi e Ricerche , aggiornato al secondo trimestre 2019. La performance lombarda – si legge nel report – “rientra in un quadro di generale rallentamento dell’economia e del commercio mondiale”.

L’analisi eseguita per singoli distretti vede nove realtà (su ventitré monitorate) con esportazioni in crescita nel secondo trimestre 2019 coerentemente con le performance registrate a fine 2018 e inizio 2019. Tra i distretti in crescita emergono tre realtà dell’agroalimentare: i Vini e distillati del bresciano (+10,2% nel secondo trimestre del 2019), il Lattiero-caseario della Lombardia sud-orientale (+6%) e le Carni e i salumi di Cremona e Mantova (+4,8). Positivo anche l’export di tre distretti metalmeccanici: la Meccanica strumentale di Milano e Monza (+4%), la Meccanica strumentale di Varese (+1,5%), la Metalmeccanica del basso mantovano (+1,2%). Export in crescita anche per il distretto del Legno di Casalasco-Viadanese (+3,3%). A questi si aggiungono le Calzature di Vigevano (+3,5%) e il Tessile e abbigliamento della Val Seriana (+2,2%).

Gli altri distretti della regione, in apertura del 2019, appaiono più in difficoltà. Tra questi, il Legno e arredamento della Brianza (-1,0% la variazione tendenziale nel secondo trimestre) e all’interno del settore della moda il Seta-tessile di Como (-5,4%), l’Abbigliamento-tessile gallaratese (-6,7%), la Calzetteria di Castel Goffredo (-10,2%). In alcuni distretti della filiera metalmeccanica e dell’automotive pesa il rallentamento dell’economia tedesca, che rappresenta il principale mercato di sbocco. Tra i distretti più sfavorevolmente coinvolti spiccano la Gomma del Sebino Bergamasco (-9,7%), la Metalmeccanica di Lecco (-7%), i Metalli di Brescia (-8,3%) e la Meccanica strumentale di Bergamo (-14%). A seguire gli articoli in gomma e materie plastiche di Varese (-2%), i Rubinetti, valvole e pentolame di Lumezzane (-3,6%) e la meccanica strumentale del bresciano (-4%). Questi distretti risultano infatti molto orientati alle vendite verso il mercato tedesco e hanno chiuso il secondo trimestre 2019, così come anche il semestre, in negativo, non riuscendo a bilanciare le minori vendite verso la Germania, con quelle verso altri mercati di sbocco.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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