(Teleborsa) – prevede di chiudere l’esercizio con un Valore della Produzione consolidato compreso tra 20,9-21,9 milioni, che si confrontano con i 21,2 milioni del 2018, ed un Ebitda margin consolidato nel range tra il 7% ed il 10%, che si confronta con il 13,1% dell’esercizio 2018.
La società ricorda che lo scorso settembre aveva anticipato che le aspettative per il secondo semestre “non parevano tali da confermare i dati previsionali per il 2019 di cui al Piano Industriale 2019-2023” comunicato a inizio anno “che prevedevano Valore della Produzione pari a 27,2 milioni ed un Ebitda del 19,4%”.
Gli scostamenti rispetto al Budget – spiega Prismi – sono attribuibili, per quanto riguarda il Valore della Produzione, ai seguenti fattori: – la capogruppo Prismi ha messo in atto una restrizione delle condizioni creditizie praticate alla clientela, sia sul fronte degli acconti che della diluizione delle rate e una maggiore selezione nell’accettazione degli ordini che ha generato un impatto sui volumi; – Wellnet prevede sul 2019 un incremento significativo degli ordini; tuttavia i ricavi di competenza cresceranno in misura minore, a causa dei risconti, portando quindi ad un aumento significativo del portafoglio ordini rispetto l’inizio dell’anno.
Le variazioni relative all’Ebitda – continua la nota – sono collegate innanzitutto agli scostamenti sul Valore della Produzione, con conseguente maggiore incidenza dei costi fissi, ai maggiori costi del personale, a costi non ricorrenti, al riconoscimento di premi e, infine, a code di costi di Wellnet su commesse 2018.
La società fa sapere che “già dall’approvazione della Relazione Semestrale, ha intrapreso diverse iniziative dimensionate e atte da una parte a ridurre i costi, con un conseguente abbassamento del break-even, e dall’altra, a dare nuovo slancio alle vendite con provvedimenti organizzativi, anche di taglio strutturale, da cui sono attesi non minori impatti sull’Ebitda”.
Prismi ritiene infine che “il nuovo quadro di riferimento delle condizioni commerciali ora in atto sia stato assorbito dalla rete”.
La società “aggiornerà e comunicherà al mercato nei prossimi mesi il Piano Industriale 2019-2023, le cui linee strategiche restano confermate a fronte di un prevedibile slittamento di 12 mesi nel raggiungimento dei relativi obiettivi“.