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A.Mittal sospende spegnimento impianti. Mattarella ai sindacati: “Problema nazionale”

(Teleborsa) – Nuovo capitolo nella delicatissima vicenda dell‘Ex Ilva. Ennesima giornata campale quella di ieri: fissata, infatti, per il 27 novembre l’udienza pendente dinanzi al giudice Claudio Marangoni della sezione specializzata del Tribunale civile di Milano, sul ricorso cautelare d’urgenza presentato dai commissari dell’ex Ilva di Taranto contro l’atto di citazione depositato da ArcelorMittal, che chiede il recesso dal contratto di affitto dell’azienda.

SOSPESO SPEGNIMENTO IMPIANTI IN ATTESA SENTENZA – Nella tarda serata di ieri, dopo l’invito rivolto dal Giudice Marangoni ad ArcerlorMittal affinché eviti di “porre in essere ulteriori iniziative e condotte in ipotesi pregiudizievoli per la piena operatività e funzionalità degli impianti”- è arrivata la nota di ArcelorMittal che ha comunicato di aver sospeso la procedura di spegnimento impianti e riapre gli uffici commerciali, per la vendita del prodotto, in attesa della sentenza del Tribunale di Milano.

L’annuncio è stato ufficializzato dall’azienda, che ha prima incontrato i sindacati metalmeccanici in fabbrica. Afferma in una nota ArcelorMittal: “AM InvestCo seguirà l’invito del Tribunale a interrompere l’implementazione dell’ordinata e graduale sospensione delle operazioni in attesa della decisione del Tribunale. Tale processo – si conclude – è in linea con le migliori pratiche internazionali e non recherebbe alcun danno agli impianti e non comprometterebbe la loro futura operatività”.

MATTARELLA RICEVE I SINDACATI – Intanto, alle 19.30 di ieri, i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, sono stati ricevuti al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che ha parlato di “grande problema nazionale che va risolto con tutto l’impegno e la determinazione, non solo per le implicazioni importantissime sul piano occupazionale ma anche – ha detto rivolgendosi ai sindacati – per quanto riguarda il sistema industriale italiano”.

GUALTIERI: SI’ A SCUDO SE C’E’ ACCORDO – “Se si definisce un accordo con Mittal nel quadro di questo accordo ci sarà anche la componente dello scudo penale. Io penso che debba essere fatto ma in un quadro complesso”. Lo ha detto il ministro dell’economia Roberto Gualtieri a La 7 assicurando che “Ilva non chiuderà. Occorre una soluzione industriale perché l’Italia ha bisogno di un’acciaieria. Auspico una ripresa del negoziato”.

Il Governo, intanto, tenta l’ultima mediazione. Secondo alcune indiscrezioni, venerdì 22 novembre il Premier Conte incontrerà i vertici di ArcelorMittal.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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