(Teleborsa) – “L’Italia ha bisogno ancora di disciplina di bilancio, mi spiace ma è così“. A dirlo è Paolo Gentiloni, commissario designato UE agli Affari Economici alla registrazione di Porta a Porta in onda domani.
Secondo Gentiloni “chi invece ha spazi di bilancio deve usarli per la crescita. Non usarli significa non avere quel minimo di coordinamento di politica di bilancio”.
L’ex premier si augura che l’Italia non abbia bisogno di “alcune cure che hanno portato a rimbalzare altri paesi” come la Grecia. “Abbiamo bisogno di politiche più coordinate a livello UE Chi ha spazio fiscale faccia investimenti, l’Italia deve ridurre il debito ma chi ha spazio – ha ribadito – deve fare di più per gli investimenti”.
Gentiloni ha insistito anche su una politica di bilancio europea che sia “più espansiva di quanto non lo sia stata finora” e non perché da ora in poi ci sarà un commissario italiano, ma “perché la crescita europea sta rallentando”.
Il commissario ha sottolineato che l’Europa deve “avere politiche di bilancio più decise insieme, non possiamo andare avanti chiedendo solo alla Banca Centrale di correggere problemi. I Paesi indebitati devono essere sempre molto prudenti ma quelli con debito basso devono fare investimenti”.
Altro tema è quello della mancata tassazione unica europea, meccanismo che va cambiato “anche se non è facile”. In Europa abbiamo una “moneta unica, un mercato unico però ci si fa concorrenza con tasse. Alla lunga – dice Gentiloni – non penso che sia sostenibile.
Quello che non cambierà è l’euro “ormai considerato da 74% dei cittadini europei un fatto positivo e irreversibile“, ha aggiunto il commissario designato, insistendo sul vero problema: “una moneta unica, una banca unica e 19 politiche di bilancio diverse“. L’Europa, ha aggiunto, si trova in “un passaggio in cui deve andare avanti sennò rischiamo di tornare indietro”.