(Teleborsa) – “Siamo pronti a dialogare con le associazioni di categoria e con il Parlamento per migliorare la norma per essere certi che sia in grado di colpire in modo più efficace e più mirato gli illeciti, che sono estremamamente diffusi, e sarebbe sbagliato girarsi dall’altra parte e ignorare il fenomeno”. E’ quanto ha affermato il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, nel corso di un’audizione sul dl fiscale in commissione Finanze della Camera a proposito della norma sugli appalti prevista dall’articolo 4 del decreto.
“Sono certo – ha detto il ministro – che su questo articolo 4 avremo modo di approfondire il dialogo”. La norma prevede che il versamento delle ritenute per i lavoratori dipendenti impiegati negli appalti e subappalti venga effettuato direttamente dal committente.
Ad esempio, ha proseguito Gualtieri, si potrebbe “circoscrivere meglio l’ambito di applicazione della norma per esempio limitarla alla somministrazione di manodopera e non a tutti i meccanismi di appalto, subappalto e affidamento o ampliando ambito clausole esclusione che già esistono con scopo di evitare che le imrpese sane abbiano un obbligo più pesante dal punto di vista amministrativo”.
Gualtieri ha riferito, inoltre, che il governo “è impegnato nella realizzazione di un Protocollo di intesa con gli operatori per la riduzione delle commissioni e l’eliminazione totale sotto una certa soglia”.
In generale, il Ministro ha aperto a modifiche finalizzate a migliorare il decreto ma ha avvertito di non fare passi indietro sulla lotta all’evasione. “Invito il Parlamento a lavorare per migliorare i provvedimenti ed evitare che possano avere effetti non voluti ma allo stesso tempo mi aspetto che il Parlamento sostenga l’impegno forte del governo al contrasto dell’evasione fiscale”, ha detto Gualtieri.
“Per il complesso delle misure – ha proseguito – penso sia bene che non si facciano passi indietro sul fronte della serietà e dell’ incisivita delle misure di contrasto all’evasione fiscale. E’ chiaro – ha conclsuo – che c’è un dibattito ma questo è il segno della determinazione politica del governo a fare sul serio sul contrasto all’evasione fiscale. Se l’Italia non affronta seriamente questo problema non potrà mai risolvere i problemi strutturali”.